La Giustizia è – nei Marsigliesi – l’ottava carta del mazzo. Nei Rider-Waite (e nei mazzi da essi derivati) la troviamo invece come undicesimo Arcano (per approfondire i motivi di questa discrepanza vedi “i numeri della Giustizia” in fondo alla pagina). In questo post, il focus rimane sui Marsigliesi ma considereremo anche iRW.
Come già specificato precedentemente nei Tarocchi vi sono più “cicli” che si sovrappongono.
La Giustizia appartiene al ciclo delle Virtù (insieme alla Forza e alla Temperanza e – secondo alcuni – all’Appeso, che rappresenterebbe la Prudenza).
Sopra il significato base col tempo sono state sovrascritte altre sfumature, come ad esempio quella della dea greca Dike (Giustizia, appunto) che veniva rappresentata con i medesimi attributi: la bilancia, la spada e talvolta la corona.
Nei RW vengono aggiunte ulteriori sfumature, tanto che molte interpretazioni identificano la carta della Giustizia con Maat, la divinità egiziana della giustizia; ad Osiride che pesava le anime dei defunti, a Temi e ad Astrea.
La Giustizia è Legge suprema e naturale, a cui il cosmo sottosta. Si tratta di un Arcano imparziale che restituisce i frutti di quanto si ha seminato, bene al bene, male al male, realizzando una sorta di ciclo karmico.
La Giustizia nei due mazzi principali, Marsigliesi (Jodorowsky) e Rider-Waite.
Simboli e Numeri.
Questa carta è simile nelle due raffigurazioni; in entrambe le varianti troviamo infatti i seguenti simboli chiave:
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La Bilancia è un simbolo legato alla giustizia fin dall’antichità, rappresentando equità e imparzialità.
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La Spada rappresenta la logica, fatalità ma anche la punizione.
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La Corona, emblema del potere, del pensiero.
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Ha attributi attivi (come la spada) e passivi (la bilancia)
Marsigliesi
Numerologicamente l’8 rappresenta equilibrio, armonia. perfezione, ricettività.
Nei Marsigliesi la Giustizia è la prima (e una delle poche) carta che guarda dritta dinnanzi a sé, con sguardo fiero e ineffabile.
RW
L’11 può venire associato, secondo diverse scuole, all’1 o al 2 (1+1).
L’1 è il numero dell’inizio, della potenzialità e della totalità. Il 2 rappresenta invece accumulo, inazione, dualità, tensione, bilanciamento.
Nei RW si intravedono dietro due colonne, simili a quelle raffigurate nella carta della Papessa/Alta Sacerdotessa.
Colori
Il colore dominante in questa carta è il rosso (soprattutto nei RW), colore di sangue, della vita e azione; e nei Marsigliesi il giallo, il colore della lucidità e della consapevolezza e il blu, che similmente all’azzurro evoca la ricettività.
Qualità
Qualità positive e negative
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armonia, giustizia, equilibrio, causa ed effetto, conseguenze delle proprie azioni, bilanci e valutazioni, integrità morale, giustizia superiore, compromesso, proporzione, leggi cosmiche, chiarezza, aver appreso una lezione dal passato, discernimento
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conseguenze negative di azioni negative, disarmonia, problemi con la legge, asimmetria, perfezionismo, pattern che si ripetono, fatica nell’evoluzione personale
Input
Quali decisioni stai soppesando? Quali azioni del passato sono causa di ciò che vivi ora? Cosa stai seminando per il futuro?
Consigli
Prendi le redini della situazione e agisci perseguendo l’obiettivo.
Quindi?
La Giustizia è la carta che ci parla degli effetti delle azioni passate sul presente, si raccoglie ciò che si ha seminato. È il primo Arcano che ci guarda dritto negli occhi. Negli accessori e nei colori si presenta come il punto di incontro tra attivo e passivo, tra divino e umano, tra spirito e materia. È la carta del bilancio, della stabilità, della saggezza, dell’armonia.
Il numero della Giustizia – Approfondimento
La Giustizia – 8 o 11?
Mr. Waite era un esoterista statunitense, tra le varie discipline che studiava vi era anche l’astrologia. Desiderava pertanto correlare Segni zodiacali, pianeti e Arcani Maggiori.
La sua correlazione, basata su quella di Hermetic Order of the Golden Dawn, era:
0/22 Il Matto → Urano
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Il Bagatto (per RW “il Mago”) → Mercurio
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La Papessa (per RW “l’Alta Sacerdotessa”) → Luna
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L’Imperatrice → Venere
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L’Imperatore → Ariete
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Il Papa → Toro
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L’Innamorato (per RW “Gli Amanti”) → Gemelli
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Il Carro → Cancro
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La Giustizia (al numero 11 nei tarocchi Rider-Waite per la cartomanzia e nei mazzi successivi) → Bilancia
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L’Eremita → Vergine
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La Ruota → Giove
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La Forza → Leone ??
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L’Appeso → Nettuno
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La Morte → Scorpione
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La Temperanza → Sagittario
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Il Diavolo → Capricorno
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La Torre → Marte
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La Stella → Acquario
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La Luna → Pesci
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Il Sole → Sole
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Il Giudizio → Plutone
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Il Mondo → Saturno
Per seguire l’ordine astrologico dei segni la Forza deve venire prima della Giustizia, pertanto decise di invertire le due carte.
Affermazioni di potere:
"IO SONO LA POTENZA IO SONO.
IL DIVINO MI CONDUCE CON AMORE E PACE IN MARI SCONOSCIUTI.
LA MIA VITA E' AL SERVIZIO DELL'UMANITA' IN MODI E FORME CHE SOLO IL DIVINO CONOSCE.
IO MI AFFIDO AL POTERE UNIVERSSALE CHE TUTTO CONOSCE E SA.
IO MI APRO A RICEVERE L'ABBONDANZA DELL'UNIVERSO E MI RENDO DISPONIBILE ALL'IDEA CHE TUTTO E' POSSIBILE. AL CONTEMPO MI IMPEGNO PER DIVENTARE AMICA DELL'INCERTEZZA, PERCHE' HO COMPRESO CHE QUESTA E' LA NATURA INTRINSECA DELL'ESISTENZA.
NUESSUNO CONOSCE QUEST'OGGI APPENA INIZIATO.
STUPORE FAMMI TUA.
VOGLIO ESSERE VERGINE DAVANTI ALL'ESISTENZA"
GRAZIE GRAZIE GRAZIE!
AN, 12. 12. 2023
Dobbiamo imparare a vivere facendo i conti con le nostre emozioni.
Anche se si avanza nel sentiero della conoscenza di sè, accade che, in un determinato contesto, si possa provare rabbia, indignazione, delusione come reazione al "mondo esterno".
Sappiamo che le emozioni non possono essere fermate ed è sano e giusto così.
E' importante tuttavia anche non sentirsi in colpa per aver provato emozioni distruttive come la rabbia e la paura, perchè hanno uno scopo positivo per noi.
Per anni ho cercato di reprimerle.
Ora, quando accade, non mi sento più in colpa.
La rabbia ha una potenza energetica incredibile.
Per questo, se ben incanalata, porta con sè una forza incredibile che ti aiuta in situazioni difficili.
La mia rabbia scatta davanti ad una ingiustizia, un abuso ai danni di un debole, o a un comportamento indegno della regalità di chi siamo.
Poi scatta la compassione per me che ho giudicato (chi sono io per giudicare?) e per la persona che è incorsa nel comportamento ignobile, indegno, fraudolento, menzognero.
Siamo così tremendamente fallibili.
Il passo successivo è quello di accttare la nostra infinita fragilità e fallibilità e perdonare le nostre debolezze.
Questo processo è fondamentale per poter orientare diversamente il nostro comportamento nel futuro, soprattutto se sono coinvolte altre persone, e soprattutto per consentirci di provare compassione "per chi sbaglia" nei nostri confronti.
In questa esperienza terrena, non finiremo mai di "inciampare" nelle nostre fragilità e in quelle degli altri.
La mia preghiera per me stessa è quella di continuare a lavorare sul mio cuore, affinchè possa comprendere di più, amare di più e perdonare me stessa e gli altri per le mie e altrui fragilità.
Grazie, grazie, grazie!
An, 8 dicembre 2023
Le parole di Hernan H. Mamani, dal libroLa donna dalla coda d'Argento.
"Mentre tornavano nella capanna, Mama Maru le disse:
"Nelle imprese che la vita ci impone devi essere come la donna che si lancia nel lago.
La Vita è piena di sfide e noi esseri umani ci mettiamo alla prova accettandole.
Anche se si soffre ne vale la pena, perchè ci arricchiamo, diventiamo più maturi, piùintelligenti e più adulti.
Lara pensò a quante volte aveva evitato queste sfide, cercando di ignorarle.
La curandera, indovinando i suoi pensieri, aggiunse:
Nella lotta quotidiana uno pu vincere o essere vinto, l'importante è lottare e continuare a farlo: anche graffiando, pieni di ferite, bisogna sempre andare avanti.
Superare gli ostacoli ci fortifica perchè ci spinge a confrontarci con le nostre paure, a usare una buona dose di coraggio e l'azione, per affrontarle e vincerle.
Solo chi ha combattuto, usando l'immaginazione e l'intelligenza, armato del coraggio, della volontà, ed è sopravvissuto, pu considerarsi un trionfatore.
...
"Tutti abbiamo paura, la paura è umana, affrontarla vuol dire andare verso l'ignoto.
C'è bisogno di coraggio e di volontà per agire e affrontare la paura" rispose la curandera.
...
"Nella società moderna, per paura si tace, ci si nasconde, ci si sottomette o si finge davanti agli altri. Molti si odiano, ma non hanno il coraggio di dichiaralo, altri ancora non si amano, ma non trovano la forza di confessarlo, tanti recitano, simulando di essere quello che non sono.
... "gli uomini moderni hanno molte paure: paura di perdere il lavoro, paura di quello che diranno gli altri, paura delle convenzioni, paura di non continuare a vivere.
E' sempre la paura a dominare la loro esistenza. Insegnare alla sua giovane discepola a sconfiggere la paura metterndola di fronte alle difficoltà era il compito di Mama Maru....
"gli ostacoli arrivano quando meno te lo aspetti e li dovrai affrontare. E'importante vivere l'esperienza quando ti si presenta."
..."Figlia cara, sempre nella vita il tuo incedere deve essere pacifico nei momenti di pace e combattivo nei momenti di conflitto, se vuoi essere libera.
Segui la tua intuizione in ogni momento, poi passa all'azione.
In questo risiede la tua forza, nel potere di prendere le tue decisioni e di agire di conseguenza..
Non credere mai a tutto quello che ti dicono gli altri, rifletti prima di agire.
Ricorda che ci sarà sempre gente che vorrà manipolarti.
Non permetterlo ma non lasciare mai che i dubbi paralizzino le tue azioni. Il dubbio è nella mente e per equilibrarlo c'è bisogno della intelligenza del cuore.
Prendi le decisioni secondo i dettami del tuo cuore senza fermarti sui dettagli, poi agisci.
Ricordati sempre che tu sei responsabile delle tue azioni e in questo consiste l'arte del vivere.
Accettati completamente come donna, io ci sarò sempre per ispirarti."
Ma questi babbani del cazzo quando lo capiranno?
Sono troppo tonti...
Non vale la pena di averli/le vicini.
Mi fanno cagare ...continuano anche dopo che hai spiegato che senti... ma loro sono troppo tonti e malati ed è giusto che stiano con i loro simili.
Per fortuna esistono uomini / donne che hanno realizzato in se stessi l'androgino...e con loro è tutta un'altra vita!
7 dicembre 2023
An
Articolo estratto dal sito Web Apri la Mente.
Ecco perchè non ti conviene mentire ad un empatico.
Ogni persona ha una sensibilità diversa, infatti ti sarà capitato nella vita di incontrare personalità molto più empatiche rispetto alla media. Si tratta di persone particolarmente capaci nel comprendere gli stati d’animo e sentimenti di chi hanno davanti. È un dono innato che si può acquisire e allenare solamente in parte: di norma devi nascere con questa sensibilità in più.
Ingenuamente potresti essere portato a considerare gli empatici come fragili emotivamente, nulla di più sbagliato. È vero che le persone empatiche sono sensibili e possono apparire vulnerabili, ma sono proprio queste caratteristiche che gli concedono la loro forza. Il loro apparire persone gentili e disponibili a volte li rende perfetti per essere sfruttati, eppure queste persone capiranno in breve tempo quello che sta succedendo e agiranno di conseguenza. Allo stesso modo potresti pensare che mentire a un empatico sia piuttosto semplice: del resto sono persone inclini a credere a quello che gli viene detto e ad avere fiducia nel prossimo. Nonostante questo, un empatico riuscirà a riconoscere le bugie e perderai così la sua stima. Ecco 6 motivi per cui è meglio evitare di ingannarli.
Sono molto abili nello smascherare le menzogne
Tutti siamo capaci di intuire quando i nostri amici stanno mentendo: basta osservare alcune piccole reazioni che hanno quando non dicono la verità. Le persone empatiche invece non hanno necessariamente bisogno di conoscere chi hanno davanti, sono abilissime nel comprendere chi sta mentendo. Si tratta di un’abilità innata che li rende particolarmente capaci nelle intuizioni.
Sentono i sentimenti altrui
Grazie alla loro abilità nel percepire gli stati d’animo e le emozioni altrui riusciranno capire rapidamente i tuoi sentimenti. Quindi se stai mentendo, oppure stai fingendo qualcosa, gli empatici lo capiranno quasi subito. Evita di fingere in loro presenza.
Percepiscono distintamente la gelosia
Tra i sentimenti più difficili da nascondere che possiamo provare, la gelosia è sicuramente uno dei principali. È molto facile accorgersi quando una persona è gelosa di noi, se poi sei una persona empatica ci metterai davvero pochi minuti. Fortunatamente se sei una persona empatica non hai difficoltà a dimostrarti umile anche nei confronti di chi è geloso.
Percepiscono le emozioni negative come l’odio
Ormai penso che ti sarà abbastanza chiaro: le persone empatiche sentono tutto. Una delle loro più grandi abilità è quella di scovare l’odio e il rancore. Se sei una persona empatica probabilmente ti accorgerai quando qualcuno intorno a te non ti apprezza.
Riescono a capire quando non stai bene
Gli empatici sono capaci di stabilire profonde connessioni anche con persone semi sconosciute. Questa loro capacità gli permette di capire quando chi hanno davanti non si sente bene. Se ad esempio ti capita di fingere sicurezza nonostante il tuo imbarazzo per qualcosa, le persone empatiche intorno a te se ne accorgeranno quasi subito. Sono persone gentili e delicate quindi probabilmente non smaschereranno la tua bugia, potrebbero invece parlarti in privato.
Danno ottimi consigli disinteressati
Il più grande pregio delle persone empatiche è quello di saper dare utili indicazioni agli altri. Spesso, chi ci dà consigli corre il rischio di apparire saccente ed egocentrico, le persone empatiche no. Infatti, quando ti danno consigli sono totalmente in buona fede e riescono a trasmettere questo stato d’animo. Raramente ricevendo un consiglio da una persona empatica, ti sentirai a disagio.Potrai sempre scherzare con le persone empatiche, però non devi assolutamente raccontargli bugie o fingere di essere qualcosa che non sei. Gli empatici sono troppo abili nello smascherare le persone false o malintenzionate. In ogni caso sapranno sempre porgere l’altra guancia ed aiutarti qualora tu glielo chieda.
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Di seguito riporto un brano da un libro, dono di una persona speciale per me.
Grazie per avermelo donato.
E' un libro che espone i medesimi concetti che ho ampiamente letto e successivamente sperimentato attraverso le letture e meditazioni da Salvatore Brizzi a Deepak Chopra, passando per Wayn Dyer, N. D. Walch, Joe Vitale e mille altri che ora non ricordo...ma credo sia adatto soprattutto ai "maschili di questo tempo", sempre logici e poco avvezzi al lato "magico" della loro vita.
Loro hanno bisogno di semplici concetti concreti, di "formule pratiche".
Dio li salvi dal rigore logico e dalla necessità di vivere secondo schemi e razionalità perchè perdono il meglio della vita:
"Fate entrare il positivo e allora sul vostro cammino incontrerete sempre di più belle notizie e piacevoli eventualità.
Ebbene, vi siete riempiti di gioia e d'ispirazione.
Ma di nuovo vi trascina la routine di tutti i giorni.
La festa finisce e incominciano i giorni di sempre.
Come si può fare, allora, per conservare dentro di sè l'atmosfera della festa?
Per prima cosa bisogna tenere vivoil ricordo di quell'atmosfera.
Per abitudine ci immergiamo fino al collo nella monotonia del quotidiano e ci dimentichiamo delle cose belle vissute ed esse smettono di procurarci gioia. E' una pessima abitudine.
Sono i pendoli che ci costringono a dimenticarci del positivo.
Bisognerebbe alimentare sempre dentro di sè il focherello della festa, cullare questa bella sensazione, osservare come la vita cambia per il meglio. afferrarsi a ogni pagliuzza di gioia, cercare in tutto segnipositivi.
Quanto meno non ci si annoia.
Occorre ricordare continuamente che state praticando il Trunsurfing e perciò state coscientemente andando incontro ai vostri sogni, cioè state gestendo il vostro destino.
Questo fatto già di per sè innesca sicurezza, quiete, gioia, perci la festa è già con voi e dentro di voi.
Quando la sensazione di festa diventerà un'abitudine, allora vi troverete sempre a cavalcare l'onda della fortuna".
Vadim Zeland
Reality Transurfing
Lo Spazio delle Varianti
Quando perdi le illusioni dell'Ego,
diventi un potentissimo strumento di Dio.
Usi il tuo potere non per te, solo per gli altri.
Guardi dall'alto le loro piccolezze, contraddizioni, falsità, meschinità, che sono state le tue.
Le hai accettate e trascese.
Provi compassione per l'Umano.
Non hai più interessi egoici.
Sei distaccato da tutto.
Sei potentissimo.
La Tua Energia non è tua.
Sei solo uno strumento nelle mani del Divino.
Sei stata forgiata dai Maestri per servire .
Non chiedi più niente per te.
Sei.
E le cose iniziano a girare...
An, 5 dicembre 2023
dal libro di H. Mamani
La donna dalla coda d'Argento
"Figlia della Terra...non capisci che la soluzione al tuo problema è dentro di te...
Una donna e un uomo quando decidono di camminare insieme nella vita, cedono metà della propria anima e prendono la metà di quella del compagno.
Se i due esseri si comprendono, vanno verso il paradiso, se non si armonizzano si dirigono con i propri passi verso un inferno.
Tanti falliscono nel matrimonio perchè non si conoscono e non conoscono il proprio compagno. Per questo devi osservare bene colui al quale consegni il tuo cuore e il tuocorpo: valuta quanto sei in grado di dare per far crescere l'albero dell'amore nella tua coppia. Molte famiglie si distruggono quando il cuore della donna non è abbastanza forte per sostenere tutto il peso della disillusione. Così muore l'amore.
Devi sempre tenere presente che dal cuore sensibile della donna nasce e cresce la felicità dell'umanità.
Dalla sua intelligenza fioriscono la bontà e la compassione che nell'uomo fanno emergere il sentimento d'amore...
Perchè la bellezza, la personalità e il talento non bastano per destare l'amore eterno...
Se vuoi essere una donna amata cerca la saggezza, mantieni sempre il dono della comprensione e dell'affabilità.
Coltiva sempre questi attributi: sincerità, semplicità, simpatia, serenità.
In futuro, quando vorrai un uomo per camminare insieme nella vita, sceglilo non con gli occhi ma con il cuore...
perchè tu possa essere una vera donna...dovrai imparare il senso dell'equilibrio, esprimere la dolcezza del cuore, la tenerezza e l'interesse per gli altri e la buona disposizione a sacrificarti per amore...
dovrai usare l'intelligenza del cuore quando agisci.
Proverai la vita così come è, la vivrai con amore, risate, sofferenze, felicità.
Tieni presente che la donna è fonte di vita.
L'uomo feconderà ma è la donna a trasformare il seme in vita da lì il suo diritto alla maternità.
Vivi pienamente il presente e lasciati andare completamente a quello che stai facendo.
Non essere una mera spettatrice della vita ma trovati nel suo stesso centro, attraverso l'azione.
Dì alle sorelle del tuo paese che noi donne siamo il punto d'appoggio per muovere il mondo; che, se un uomo vuole iniziarsi, lo farà sempre attraverso di noi.
Perchè la donna è il ponte tra il divino e l'umano.
Chi voglia scoprire i misteri della divinità dovrà penetrare nel cuore della donna."
Empatia e psicologia
Quando si parla di empatia, è il cuore o la mente ad essere convolta? In realtà “empatizzare” è un processo che coinvolge entrambi gli aspetti.
Empatia cognitiva
Si parla di empatia cognitiva come capacità di percepire la prospettiva di un’altra persona per comprenderne i pensieri, le emozioni e le azioni. Infatti, si intuisce il pensiero dell’altro e se ne comprende il punto di vista, anche senza implicare necessariamente una condivisione emotiva. Quindi, si può riassumere con “capisco ciò che stai vivendo”.
Empatia emozionale
Invece, per empatia emozionale o emotiva si intende la risposta emotiva che deriva dalla consapevolezza che l’emozione condivisa proviene dall’emozione dell’altro: condivisione vicaria, provare ciò che prova l’altro. Grazie all’empatia, si comprende e “si sente” lo stato d’animo altrui, si percepisce il suo stato emotivo e la “qualità” del suo vissuto. Quindi, si può riassumerne con “provo quello che provi tu”.
Tuttavia nonostante tale distinzione (empatia cognitiva ed emozionale), alcuni ricercatori considerano l’empatia come un costrutto multidimensionale, in cui vi è un’integrazione delle due componenti, affettiva e cognitiva.
Disposizione empatica
Gran parte del mondo scientifico considera l’empatia come una predisposizione, un tratto della personalità o un’abilità che si possiede.
Si definisce come “disposizione empatica” questa capacità o attitudine individuale ad essere empatici.
Possedere una buona disposizione empatica vuol dire anche essere dotati di uno strumento relazionale importante sia nei ruoli professionali che sociali. Pensiamo a un insegnante, un allenatore, un avvocato, un poliziotto, ma anche più semplicemente a un genitore e, in particolar modo, a chi esercita una professione d’aiuto (psicologo, medico, infermiere, ecc.).
Quindi essere persone empatiche ci aiuta a:
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comprendere meglio i bisogni e i pensieri delle persone che ci circondano (partner, colleghi, genitori, figli, amici, ecc.).
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sentire e comprendere le emozioni, gli intenti, i pensieri e i bisogni degli altri per offrire un supporto adeguato.
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capire con maggiore chiarezza la percezione che creiamo negli altri con le nostre azioni e le nostre parole.
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affrontare con più efficacia la negatività dell’altro attraverso una migliore comprensione delle motivazioni.
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diventare dei leader, partner, amici o genitori migliori.
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comunicare in modo efficace con le altre persone.
Empatia e psicoanalisi
Freud affermò che attraverso l’empatia è possibile avvicinarsi a una vita psichica diversa dalla nostra, ma non ha mai considerato l’empatia come risorsa terapeutica. Sarà lo psicanalista austriaco Heinz Kohut, a cavallo tra gli anni Sessanta e Ottanta, a introdurre il concetto di empatia nella psicoanalisi come fattore terapeutico, assumendo un atteggiamento critico verso la psicoanalisi freudiana.
Durante la sua attività clinica si rese conto che la psicoanalisi “ortodossa” non gli consentiva di curare al meglio i suoi pazienti, perché risentiva del contesto storico, sociale e culturale di tempi ormai passati: “La conseguenza è che non possiamo comprendere adeguatamente i nostri pazienti e spiegarli a loro stessi se cerchiamo di farlo con l’aiuto di un modello di conflitti inconsci che è ormai superato”. I cambiamenti dei modelli educativi e familiari influenzano la psiche che, nonostante la dimensione inconscia, ha bisogno di un nuovo approccio teorico-pratico.
Quindi, l’empatia per Kohut è uno strumento di conoscenza, ma anche terapeutico, in cui l’esposizione ripetuta ad esperienze di comprensione empatica contribuisce al buon esito del percorso curativo del paziente.
Infatti, se un individuo fin da piccolo è accudito da genitori comprensivi, capaci di dare un feedback continuo, rassicurante e positivo alle sue azioni e scoperte, la crescita avviene naturalmente e il Sé del bambino ottiene risposte empatiche dalla risposta emotiva del genitore. Quindi, la crescita della persona avviene in maniera equilibrata favorendo l’autonomia.
Empatia e neuroni specchio
È solo di recente che le Neuroscienze hanno scoperto le basi biologiche dell’empatia. Nei primi anni Novanta, un gruppo di ricercatori guidato da Giacomo Rizzolatti, presso l’Università di Parma, scoprì l’esistenza di un gruppo di neuroni altamente specializzati e presenti nella parte rostrale della corteccia ventrale premotoria che si attivavano in occasione di movimenti specifici.
Registrando l’attività elettrica della corteccia di un gruppo di macachi, i ricercatori notarono che la parte del cervello deputata a pianificare un’azione si attivava anche nel vedere un altro individuo compiere la stessa azione. Poi, ricerche successive hanno confermato la presenza di questi neuroni anche nell’uomo. Quindi, quando osserviamo una persona compiere un’azione, oltre alle aree visive si attivano anche circuiti cerebrali che normalmente si attivano durante l’esecuzione di quelle stesse azioni.
Tale scoperta ha aperto nuovi orizzonti per la comprensione delle relazioni umane, modificando l’interpretazione del rapporto tra azione, percezione e processi cognitivi.
La ricerca, nello specifico, ha evidenziato l’esistenza di un meccanismo neurofisiologico in grado di chiarire molti aspetti della nostra capacità di entrare in relazione con gli altri, come la capacità di cogliere il significato delle azioni altrui, di imitarle e di comprenderne le intenzioni.
Il processo di rispecchiamento descritto da Rizzolati è un processo istantaneo, per cui non si può considerare un’imitazione, ma si tratta di comprensione diretta, cioè di un’esperienza interna che si traduce in azione senza la mediazione del pensiero.
Quindi, i neuroni specchio forniscono elementi di grande interesse per la spiegazione biologica dell’empatia: l’attivazione delle stesse strutture neuronali, sia nell’atto di compiere un’azione o di provare un’emozione, sia nell’atto di osservarla in un’altra persona.
Questo processo permetterebbe di cogliere il vissuto dell’altro in maniera immediata, determinando un’esperienza diretta e fisiologica, diversa da un ragionamento o da un processo mentale.
Empatia in medicina
Uno studio sperimentale portato avanti dalla Fondazione Giancarlo Quarta Onlus, in collaborazione con l’Università di Udine, ha osservato cosa accade nel cervello di un paziente quando ascolta il medico di riferimento. La ricerca si è basata su un campione di 30 persone sane con età dai 19 ai 33 anni.
Attraverso esami di neuroimaging, il test ha evidenziato che la scelta delle parole da parte del medico e perfino la gestualità attivavano specifiche aree cerebrali collegate al bisogno di comprensione emotiva e di attenzione, aspetti molto importanti per oltrepassare la spersonalizzazione della malattia che trasforma una “persona” in “malato”.
Ippocrates
La Fondazione, in collaborazione con l’Istituto dei tumori di Milano, ha sperimentato un modello relazionale, chiamato Ippocrates, strutturato in 5 punti, che rispondono a specifici bisogni del paziente:
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capire la malattia. In questo caso il comportamento relazionale del medico più efficace è quello di spiegare e informare, illustrando la malattia per quella che è.
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Bisogno di sicurezza per il futuro. Anche in questa fase, razionalizzare per arginare la carica emotiva del paziente è l’atteggiamento relazionale più idoneo.
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Sentirsi compresi (necessità emotiva). L’atteggiamento relazionale qui dovrebbe esprimere disponibilità e aiuti concreti per tranquillizzare e infondere speranza.
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Bisogno di attenzione. L’atteggiamento relazionale si basa sull’ascolto e la valorizzazione delle richieste del paziente.
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Decidere cosa fare. Si torna in questa fase alla razionalizzazione con proposte, suggerimenti e soluzioni.
Quindi è fondamentale per i medici imparare a comunicare empaticamente con il paziente. Il distacco psicologico dal malato, da una parte può essere di aiuto per avere una visione obiettiva della patologia, ma è altrettanto utile cercare di ‘sentire’ ciò che ‘sente’ il paziente.
Valutazione
La valutazione delle capacità comunicative ed empatiche del medico dovrebbe quindi far parte del suo bagaglio formativo. Inoltre, l’incapacità empatica riduce notevolmente l’efficacia dell’azione terapeutica, perché la medicina è prendersi cura delle persone, senza perdere mai di vista la propria umanità.
Quindi, è necessario fare dell’empatia l’obiettivo principale nella relazione medico/paziente.
Ciò consentirebbe di osservare il paziente non solo come malato, a cui somministrare farmaci, regole e ricette, ma come persona, con un vissuto, un contesto sociale, culturale e perfino etnico in cui è inserito. Un patto terapeutico basato sull’empatia crea le condizioni necessarie per affrontare al meglio qualsiasi patologia.
Tipi di empatia: positiva e negativa
Empatia positiva
L’empatia positiva è la capacità di un individuo di entrare in relazione emotiva con gli altri, quindi di partecipare alla gioia o al dolore altrui. Si differenzia dalla simpatia (dal greco sympatheia e più nello specifico da syn, “insieme” e patheia, “sentimento”, quindi “sentire insieme”) che fa invece riferimento alla preoccupazione per qualcuno o al desiderio di vedere quella persona in uno stato di benessere.
È quell’affinità che si ha con gli amici, ad esempio, basata spesso anche su esperienze comuni, ma non prevede la condivisione emotiva, il “sentire dentro” tipico dell’empatia che comporta sicuramente più impegno e disponibilità.
Empatia negativa
Invece, l’empatia negativa caratterizza chi non riesce a empatizzare con la sfera emotiva altrui, poiché il proprio vissuto e le proprie emozioni prendono il sopravvento e ostacolano l’attenzione verso l’altro. Quindi, questa barriera che impedisce di entrare in consonanza con l’altro, può derivare da un’esperienza negativa presente o passata che blocca la capacità di partecipazione emotiva.
Empatia nel rapporto genitori e figli
Per la crescita del bambino è fondamentale un ambiente in grado di agevolare il suo sviluppo fisico ed emotivo, una base sicura per creare quei legami necessari ad affrontare la vita. Infatti, educare basandosi sull’empatia vuol dire entrare in relazione con i figli, cercare di mettersi nei loro panni e osservare come vedono il mondo esterno.
In questo senso occorre superare il concetto che il bambino è una specie di contenitore vuoto da riempire. Invece, va ascoltato per capire cosa ha dentro di sé e per aiutarlo a sviluppare le proprie potenzialità.
Teoria dell’attaccamento
È John Bowlby con la sua “teoria dell’attaccamento” a indicare come il legame relazionale che si crea tra il bimbo e le figure adulte che si prendono cura di lui (caregivers), è innato.
Bowly si riferisce soprattutto alla specifica relazione madre/bambino in cui i piccoli dimostrano il loro attaccamento attraverso schemi comportamentali di base:
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sorriso
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pianto
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aggrapparsi
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suzione (non inteso come bisogno di cibo).
Questi schemi sono innati e istintivi e assicurano al bambino protezione e cure per la sopravvivenza. Quindi, il comportamento di attaccamento è in parte predeterminato e si sviluppa in base al corso degli eventi. Pertanto, la figura genitoriale assume un valore fondamentale per la crescita non solo fisica ma psichica ed emotiva.
Intelligenza emotiva
Negli anni Novanta, si inizia a parlare di “intelligenza emotiva” come capacità di relazionarsi agli altri con empatia, controllando anche le emozioni negative.
Uno dei massimi esperti di intelligenza emotiva è lo psicologo americano Daniel Goleman per il quale riconoscere le proprie emozioni, poterle gestire e provare empatia sono le capacità che più influenzano la vita di una persona.
Quindi, l’intelligenza emotiva e il riconoscimento delle proprie emozioni si possono insegnare ai bambini affinché imparino a gestirle.
Genitori: tipologie
Per Goleman, esistono 4 tipologie di genitore:
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noncuranti: sottovalutano, ridicolizzano o ignorano le emozioni negative dei figli;
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censori: rimproverano e puniscono i figli per la manifestazione dei loro sentimenti negativi;
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lassisti: accettano le emozioni negative dei figli dimostrandosi empatici, ma non riescono a porre dei limiti al loro comportamento e dunque a guidarlo;
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allenatori emotivi: simili ai genitori lassisti, sono invece capaci di parlare delle emozioni che prova il bambino, insegnandogli a definirle e a trovare insieme una soluzione.
Capacità del genitore allenatore
Durante le sue ricerche, con un campione di un centinaio di famiglie, Goleman ha identificato le 5 capacità del genitore allenatore:
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sa identificare le emozioni del bambino
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sa riconoscere nelle emozioni un’opportunità di insegnamento
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ascolta con empatia e avvalora i sentimenti del figlio
-
insegna al bambino le parole per esprimere le emozioni
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pone dei limiti ai comportamenti dettati dalle emozioni negative, offrendo delle soluzioni comprensibili al bambino.
Saper riconoscere le emozioni, essere empatici, significa tuttavia che il genitore deve diventare per primo consapevole delle proprie emozioni e allenarsi emotivamente.
Empatia a scuola
L’empatia è quell’abilità che ci permette di sintonizzarci su quello che un’altra persona sente o che potrebbe pensare, consentendoci di interagire efficacemente nel mondo sociale.
È sempre Carl Rogers, il padre “dell’intelligenza emotiva”, che per primo introduce l’empatia come qualità fondamentale di ogni relazione d’aiuto e definisce l’insegnante come un facilitatore d’apprendimento.
Insegnante ed alunni: rapporto sano
Le tre caratteristiche che un insegnante dovrebbe possedere sono:
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autenticità
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fiducia e rispetto
-
capacità di ascolto (l’empatia).
Cosa deve fare un insegnante per creare un ambiente empatico
In termini pratici l’insegnante dovrebbe:
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creare un ambiente-classe accogliente
-
aiutare gli alunni a scegliere gli obiettivi personali e a negoziare quelli del gruppo
-
fornire strumenti e stimoli per l’apprendimento
-
accettare e valorizzare ogni aspetto emotivo ed intellettuale del gruppo
-
far parte del gruppo come risorsa e condividerne idee e sentimenti.
Tuttavia, si potrebbe considerare questa visione un po’ troppo idealistica e lontana dalla realtà, soprattutto se calata nel contesto scolastico italiano, con classi numerose e programmi scolastici rigidi e prestabiliti.
L’importanza della comunicazione
Eppure l’empatia è alla base di ogni comunicazione efficace, è un ascolto attivo privo di giudizio, in cui chi parla sente di essere realmente compreso e accettato.
Certamente non è empatica la tipica frase “potresti fare di più”, che stabilisce a priori che lo studente è pigro e svogliato. Infatti, sarebbe più utile chiedersi perché quello studente potrebbe fare di più e come aiutarlo. Perché la percezione che ognuno di noi ha di se stesso dipende molto da come si sente giudicato dagli altri, soprattutto se a giudicare è chi è chiamato a valutare le nostre capacità.
Creare in classe un clima empatico – in cui si riesca ad ascoltare e comprendere cosa accade emotivamente negli studenti, accettandone le diverse personalità e opinioni, anche se differenti dalle proprie, favorendo l’apertura e la discussione – non risolverà certamente tutti i problemi della scuola ma può aiutare la crescita individuale, che è il primo compito di ogni studente, come di ogni persona.
Empatia nella coppia
Stare in coppia vuol dire portare all’interno della relazione amorosa ciò che siamo, la nostra storia personale e tutte le esperienze positive o negative vissute. Più queste esperienze riguardano rapporti, anche familiari, basati sull’empatia, più sarà possibile essere accoglienti e pronti all’ascolto attivo del partner.
Invece, se questo tipo di esperienze non ha fatto parte del nostro bagaglio personale? Si può “imparare” l’empatia? La risposta è sì.
Capire la sfera emotiva dell’altro
L’ascolto è sicuramente la prima abilità da apprendere. Ma ascoltare non vuol dire solo ‘sentire’ ciò che viene detto ma comprendere anche ciò che non è detto a parole, ovvero decifrare la sfera emotiva dell’altro.
Quando si ascolta empaticamente, si trasmette all’altro l’importanza di quello scambio e ciò alimenta la fiducia e la relazione. Si può capire dove si trova l’altro emotivamente.
Ma la dinamica è un po’ più complessa e richiede anche l’azione. Perché all’interno di una coppia non basta capire che il partner sta soffrendo. Essere empatico vuol dire anche riuscire a dare una risposta efficace, adeguata e coerente con il bisogno specifico del partner.
Empatia e coppia: accettare l’essere diverso
Per essere empatici in coppia è necessario anche accettare le diversità. È facile andare d’accordo con chi ha le nostre stesse opinioni o quando si provano le stesse emozioni. È difficile invece entrare in relazione con la diversità e accettare che il mondo emotivo o le opinioni dell’altro abbiano lo stesso valore delle nostre. L’accettazione del partner, delle sue caratteristiche e della sua personalità, è certamente un fattore essenziale nella relazione d’amore e l’empatia può sicuramente venirci in aiuto.
Quindi, l’empatia è una capacità molto importante nella coppia, aumenta il grado di intimità e di vicinanza reciproca ed è un’occasione di crescita non solo per la relazione, ma per le persone che ne fanno parte: sentirsi accolti, rispettati e non giudicati sono momenti necessari per il benessere psicologico di ognuno.
Empatia: misurazione
Se l’empatia è la capacità di immedesimarsi nello stato emotivo di un’altra persona, senza confonderlo con il proprio, è indubbiamente difficile valutarla mediante un test. Infatti, l’empatia è un costrutto complesso e non esiste un approccio unilaterale, che può essere cognitivo o affettivo. Pertanto è piuttosto difficile stabilire dei metodi di misurazione validi. Tra le tante tecniche di misurazione si posso elencare le più utilizzate:
Empathy scale
L’empathy scale si basa sulla misurazione di 4 aspetti principali:
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autoconsapevolezza
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buon carattere
-
anticonformismo
-
sensibilità.
Questionnaire Measure of Emotional Empathy (QMEE)
Questo questionario valuta la reazione empatica alle esperienze affettive degli altri, sia positive che negative. Le femmine ottengono in genere punteggi nettamente più alti rispetto ai maschi.
Iterpersonal Reactivity Index
L’iterpersonal reactivity index misura aspetti come:
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fantasia-empatia (identificazione con personaggi di cinema, teatro, letteratura);
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perspective taking (adottare il punto di vista altrui);
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preoccupazione empatica (compassione e preoccupazione verso persone che vivono esperienze spiacevoli);
-
disagio personale (ansia e disagio causati dall’assistere a esperienze spiacevoli di altre persone; incapacità di coping e distanziamento).
Quest’ultimo è uno dei questionari più utilizzati nella ricerca sulla responsività empatica e denota buone caratteristiche psicometriche di stabilità e coerenza interna.
Carenza di empatia per disturbi e patologie
I processi neurofisiologici coinvolti nell’empatia coinvolgono varie aree cerebrali complesse che, spesso, svolgono anche altre funzioni. Per questo motivo, la diminuzione delle capacità empatiche può essere associata a disturbi o patologie, in particolar modo nei disturbi della personalità.
Ci sono due categorie di disturbi molto complessi e difficili da trattare, con eziopatogenesi multifattoriale e poco nota, e che predispongono a condotte antisociali anche gravi:
-
psicopatia
-
psicosi.
Anche nei pazienti affetti da schizofrenia si denota un deficit di empatia e di riconoscimento delle emozioni altrui, ma è soltanto un sintomo tra i tanti e raramente rappresenta un problema per la sicurezza sociale.
Pazienti antisociali
I pazienti antisociali o gli psicopatici manifestano un basso livello di empatia, se non completamente assente (anche se possiedono una buona capacità di riconoscere alcune emozioni altrui, specialmente la paura), nessuna sensibilità verso i problemi degli altri, spregiudicatezza e indifferenza verso norme e valori. Sono refrattari a ogni tipo di terapia e la loro intelligenza, generalmente nella norma o anche al di sopra della media, ostacola la loro individuazione prima che abbiano compiuto dei danni concreti.
Sono i genitori e i familiari a sperimentare per primi la difficoltà e la frustrazione del rapportarsi con persone (compresi bambini e adolescenti) con gravi deficit di empatia o di riconoscimento delle emozioni altrui.
Empatia e sindrome autistica
Ad esempio, nella sindrome autistica, soprattutto nelle forme medio-gravi, sono presenti numerosi disturbi della comunicazione verbale e non verbale, associate spesso ad alcune forme di ritardo cognitivo.
Infatti, il bambino autistico è refrattario alla comunicazione diretta, non riconosce molti tipi di emozioni o non vi risponde adeguatamente. Invece, sembra preferire il contatto e l’attività con gli oggetti piuttosto che con le persone e, spesso, si chiude in un mutismo o un soliloquio incomprensibili agli occhi dei genitori e degli insegnanti.
La comunicazione umana, nel senso più generale del termine, è ricca di scambi emozionali, con o senza partecipazione empatica, pertanto è naturale che il sintomo più difficile da accettare da parte dei parenti di pazienti autistici sia proprio il deficit di empatia e di riconoscimento delle emozioni.
Carenza di empatia in ambito neurologico
In ambito neurologico invece si è evidenziato che lesioni delle aree frontali cerebrali, in particolare la corteccia prefrontale, comportano alterazioni comportamentali che ostacolano la comunicazione e l’interazione sociale. Le demenze frontali, come ad esempio il morbo di Alzheimer, così come ictus o alcuni traumi cranici, determinano la “sindrome frontale”. E’ una condizione che apporta significativi cambiamenti nella condotta sociale, nella personalità, nella capacità di autocontrollo, in quella empatica e nella disinibizione del paziente.
Differenza tra empatia femminile e maschile
L’empatia è spesso considerata, anche grazie a numerosi stereotipi culturali, come una qualità tipicamente femminile, poiché consente di assolvere al meglio il compito materno. E gli uomini? Esistono delle differenze tra empatia maschile e femminile?
Se per empatia si intende la capacità di comprendere le emozioni e il punto di vista di un’altra persona, si tratta di un processo che comporta l’attivazione di funzioni complesse su molti livelli, associando elementi cognitivi e affettivi, ma anche sociali e culturali.
Secondo alcune ricerche, la misurazione dell’empatia mediante self-report potrebbe indurre a risposte influenzate dall’identificazione dei partecipanti agli stereotipi culturali, in cui ci si aspetta dalle donne un certo grado di empatia e di moralità, mentre per l’uomo una reazione scarsamente empatica sarebbe normale, perché non è socialmente un’abilità richiesta.
Empatia e testosterone
Ma allora in cosa si differenzia l’empatia maschile e quella femminile? Secondo alcuni esperimenti gli uomini riuscirebbero ad essere empatici solo per immedesimazione, mentre sono meno inclini all’empatia emotiva. Ciò vuol dire che empatizzano solo se quello che ascoltano presenta delle affinità con la propria storia personale. Quindi il genere maschile ha una modalità diversa per esprimere empatia.
Esistono basi biologiche per spiegare tale diversità? Secondo uno studio condotto da Jack van Honk, professore del Dipartimento di Psichiatria presso l’Università di Cape Town (Sud Africa) esisterebbe una relazione tra empatia e testosterone, un ormone maggiormente presente nel corpo maschile che influenza lo sviluppo cerebrale e il suo comportamento sociale.
Durante un esperimento è stato chiesto a 16 donne di eseguire un test nel quale dovevano comprendere lo stato emotivo di alcune persone guardandole negli occhi.
Alle donne cui era stato somministrato testosterone in pastiglie prima del test, le abilità empatiche calavano del 75%.
Empatia: si nasce o si diventa?
Si può diventare empatici o è un’abilità ereditata dalla nascita? La riposta è sì, ci si può “allenare” all’empatia.
Ecco alcune utili strategie per potenziare un atteggiamento empatico nei confronti degli altri.
Come sviluppare l’empatia in 4 mosse
Perché è importante sviluppare l’empatia
È così importante sviluppare l’empatia? Lo scrittore Roman Krznaric, uno degli ideatori dell’Empathy Museum di Londra, ha rilasciato una dichiarazione che può rispondere alla domanda, fornendo una chiara definizione dell’empatia:
Con la consulenza della Dott.ssa Teresa Cosentino, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale; Docente presso l’Associazione di Psicologia Cognitiva e Scuola di Psicoterapia Cognitiva s.r.l.; Socio ordinario della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC); Membro del Comitato di Redazione della rivista “Cognitivismo Clinico”.
dal sito Web di Laura Valli.
15. IL DIAVOLO SIGNIFICATO E SIMBOLOGIA
By Laura Valli In Tarocchi & Significato 6 Min Read Add Comment
La quindicesima lamina dei Tarocchi è forse la più irriverente di tutti gli arcani maggiori. Un Diavolo ermafrodito fa una smorfia allo spettatore, in alcuni mazzi viene disegnato con ai piedi due accoliti di sesso diverso, legati per il collo.
NB. Se vuoi accedere a un veloce schema generale di tutti gli Arcani ti rimando al post: Arcani maggiori significato.
Indice dei contenuti [Nascondi]
1 La Figura de il Diavolo
2 Interpretazioni magico-astrologiche e qabbalistiche
2.1 Scheda
2.2 Il Diavolo e l’astrologia
2.3 Il Diavolo e la Qabbalah
2.4 Significati divinatori
3 Significato psicologico
3.1 Interpretazione di Jodorowsky
3.2 Interpretazione Junghiana
LA FIGURA DE IL DIAVOLO
Il Diavolo- Tarocchi Wirth
Il Diavolo- Tarocchi di Wirth
Acquista i Tarocchi di Wirth
Il Demonio dei tarocchi raramente fa paura, somiglia perlopiù a un satiro, a una rappresentazione del Dio greco Pan, inseguitore di Ninfe, piuttosto che al Saytan della tradizione ebraica.
Gli arcani lo disegnano in posizione sollevata, su un altare, così che anch’egli diviene un intermediario tra terra cielo, una sorta di divinità ribelle, impulsiva, istintiva e focosa, ai margini della numinosità e allo stesso tempo centrale, come del resto era Pan nel Pantheon antico.
Le enormi ali di pipistrello, definiscono la sua predilezione notturna, è un angelo della notte, che, in antitesi con la luce divina, naviga gli istinti primordiali della natura umana, comuni e impulsivi, di cui è signore incontrastato. Segni del suo potere sono lo scettro fiammeggiante e il simbolo ermafrodita, l’unione tra ricettività femminile e penetrazione maschile poiché egli partecipa di entrambe le potenze.
Anche i diavoletti posti ai suoi piedi sono di sesso diverso, indice che il suo dominio lega e incatena indifferentemente entrambe le nature attraverso la corda che portano al collo, impotenti, spesso con le mani legate, totalmente sottomessi.
Le corna segnalano la potenza guerriera e la forza della sua superiorità. Esse hanno, inoltre, una valenza fallica rinforzata dalla sessualità prolifica del capro che la lamina, indiscutibilmente, riprende.
Nell’immagine che abbiamo scelto, il XV Arcano porta le scritte alchemiche Solve e Coagula. Il Coagula riunisce la luce astrale allo scopo di attirare la vitalità, attraverso la torcia del Solve (separa) trasmette l’energia accumulata. Spesso facce addizionali vengono disposte sul ventre, sul deretano, sulle ginocchia del Diavolo simboleggiando lo spostamento delle funzioni intellettuali superiori nelle regioni infere.
Il Diavolo dei tarocchi domina l’universo affondando le irsute zampe caprine nella materia, e dispiegando le enormi ali azzurre nel mondo dello Spirito. Il principio dalla sua attività spirituale penetra il concreto per rivestirsene.
Egli è, del resto, il signore di ogni passione, di ogni impulso, necessario a ogni vita che non sia scialba e priva di energie ma allo stesso tempo pronto a dominare chiunque si pieghi al suo volere, rendendolo schiavo per donargli una esistenza monodimensionale, come la magrezza dell’anoressica, l’ossessione del dipendente sessuale, l’anaffettività del narcisista o ogni altro legame materiale o ideale che non sappiamo regolare e gestire.
Più che uno spaventoso persecutore, il Diavolo dei tarocchi è un ammonimento ad asservire le parti vitali alla gioia affinché non ci sovrastino e inghiottano, schiavizzandoci.
INTERPRETAZIONI MAGICO-ASTROLOGICHE E QABBALISTICHE
SCHEDA
Analogie col corpo umano: gli organi sessuali esterni, il naso, il sistema muscolare
Tempo dell’anno: Novembre
Metallo: Acciaio o comunque metalli con cui si possono costruire oggetti acuminati.
Giorno: Martedì
Attributo divino: SAMECH
Lettera dell’Alfabeto ebraico: Samech
Energia: la creatività, l’istinto, le passioni
IL DIAVOLO E L’ASTROLOGIA
Capricorno- segno zodiacaleDalla scuola inglese il Diavolo viene associato al segno del Capricorno, la sua casa astrologica, la decima, ha avvio il giorno del Solstizio d’inverno, quando le tenebre hanno più presenza sul mondo. Governato da Saturno, pianeta opposto al Sole, il segno del Capricorno è un segno di grande praticità, profondamente radicato nella realtà e nella concretezza.
In alcune interpretazioni, il Diavolo viene, invece, associato al segno dello Scorpione, e quindi con l’ottava casa astrologica, in analogia con l’elemento Acqua, legato, dunque, alla sfera della sessualità, l’atto che dà la vita presiedendo il passaggio da una sfera all’altra.
In entrambi i casi, il Diavolo è la lamina della materia, quindi legata al denaro, al successo, alla sensualità, a tutti quei fattori che del mondo materiale sono costitutivi.
IL DIAVOLO E LA QABBALAH
NB. Per un sistema schematico delle varie interpretazioni analogiche tra Tarocchi e Qabbalah che concernono la scuola Francese, la Golden Dawn e le modifiche di Crowley rimandiamo al lavoro pubblicato dal sito labirinto ermetico.
La lettera dell’alfabeto ebraico Sameck , esse nell’alfabeto latino, è l’unica lettera a forma circolare e viene associata al cerchio magico, cioè a una barriera protettiva contro entità negative e infere. La parola sameck significa sostenere, e ha attinenza con il gesto di porre le mani sul capo per una benedizione.
Questi presupposti convergono tutti nell’idea di porre un sostegno, una protezione necessaria nei confronti delle potenze negative sia interiori che esteriori. Il valore ghematrico di 60 che viene attribuita alla parola compone, inoltre, la fondamentale formula protettiva della Bibbia.
Secondo la Golden Dawn, la lamina del Diavolo occupa il sentiero tra le Sephira 6 Tiphereth (Bellezza) e 8 Hod (Splendore) rappresentando così una divisione necessaria dello spirito per accedere alla incarnazione.
Hod è anche la sephirot che presiede l’energia maschile costruttiva come se il Diavolo fosse il principio stesso della manifestazione, un passaggio necessario per la coscienza di Tiphereth al fine di elaborare e manifestare il cosmo.
SIGNIFICATI DIVINATORI
Forte investimento in ambito materiale. Attivazione degli istinti. Primato dl corpo sullo spirito. Essere dominati dall’inconscio. Appetiti fuori controllo non solo di natura sessuale ma in quest’ultimo campo si può arrivare fino agli estremi di perversione, sadismo, masochismo e comunque tutto ciò che concerne il campo la lussuria. Rivoluzioni. Dispute. Squilibri e disordini. Rischio e azzardo. Creatività esplosiva e prolifica. Ribellione in qualsiasi campo. Sentimenti come gelosia, collera, odio, rabbia che possono portare anche alla violenza fisica o morale. Passionalità travolgente, legame di natura fisica, tentazione, attrazione, desiderio. La forza fisica, il vigore. Richiamo al recupero di una dimensione dimenticata di piacere.
SIGNIFICATO PSICOLOGICO
Nei tarocchi psicologici la lamina del Diavolo ha le seguenti interpretazioni:
INTERPRETAZIONE DI JODOROWSKY
Nella “Via dei Tarocchi” il Diavolo viene identificato con i principi di forze dell’inconscio, passione, creatività.
Nell’ordine numerologico, il Diavolo corrisponde a il Papa … questa carta rappresenta un ponte, un transito. Ma se il Papa indicava una via verso le vette spirituali, il Diavolo appare un tentatore che indica la via verso le profondità dell’essere… per arrivare all’illuminazione l’iniziato non deve rinnegare il lato animalesco, bensì accettarlo…. il Diavolo può suggerire entrate di denaro oppure tutto quello che riguarda transazioni finanziarie importanti… il desiderio di ricchezza…può condurre indifferentemente alla fortuna o alla rovina. E’, invece, sempre di buon augurio per le faccende legate alla creatività. A volte rimanda a dipendenze fisiologiche o psicologiche…problemi di droga o di alcolismo, di dipendenza sessuale o comportamenti autolesionistici… Cit. La Via dei Tarocchi
INTERPRETAZIONE JUNGHIANA
L’Archetipo: l’elogio della follia
Il Diavolo - la psicologia dei TarocchiNei tarocchi la quindicesima lamina incarna l’Ombra nel suo carattere primitivo, incarna l’opposto della coscienza, incarna il ricettacolo di tutti i contenuti e i processi rigettati sia in senso personale che in senso collettivo.
Ma in Jung sia la psiche umana che quella collettiva sono totalità consce e inconsce allo stesso tempo. Cit. . La Psicologia dei Tarocchi
NB. Se ti interessa conoscere anche la visione moderna, Junghiana e psicologica dei Tarocchi ti propongo il mio studio: La Psicologia dei Tarocchi. Libro e Arcani
Ci serviamo dell’elettricità per illuminare gli ambienti, per riscaldarci e far funzionare tutte le apparecchiature possibili e immaginabili. Ma sapete quante precauzioni si devono prendere per non provocare incidenti? Un contatto diretto con l’elettricità può essere letale. Per farla giungere fino a noi e affinché la si possa utilizzare contenendo al massimo i rischi, occorre attenuarne l’eccezionale potenza mediante l’impiego di trasformatori. Ebbene, il medesimo processo avviene per ciò che riguarda Dio. Dio è paragonabile ad un’elettricità pura che può discendere fino a noi solo ed esclusivamente attraverso particolari trasformatori. Quei trasformatori sono le innumerevoli entità luminose che popolano i cieli e che la tradizione ha definito gerarchie angeliche. È per mezzo di loro che noi riceviamo la luce divina, ed è per mezzo di loro che riusciamo ad entrare in relazione con Dio.
-Omraam Mikhaël Aïvanhov, Dall’Uomo a Dio
Vi sono alimenti spirituali, esattamente come vi sono alimenti materiali; così come ogni giorno mangiate pane e bevete acqua per nutrire il vostro corpo fisico, dovete anche nutrirvi del sole, del suo calore e della sua luce, per alimentare i vostri corpi spirituali. È così che diverrete realmente vivi. Cercate dunque di guardare ogni mattina il sole al suo sorgere come se lo vedeste per la prima volta, ed esso vi apparirà sempre nuovo.
Omraam Michaël Aïvanhov, Meditazioni al Sorgere del Sole
Iniziate cercando di cogliere la bellezza interiormente e la vedrete anche all’esterno, perché il mondo esteriore, oggettivo, altro non è che un riflesso del vostro mondo interiore, del vostro mondo soggettivo. Che si tratti della bellezza, dell’amore o della saggezza, è quasi inutile cercarli all’esterno se non avete cominciato a scoprirli in voi.
Omraam Michaël Aïvanhov, Pensieri Quotidiani 2010
Un giorno qualcuno mi chiese: Come si fa a diventare instancabili? Gli risposi: Vi svelerò un segreto ben volentieri, ma sarete in grado di realizzarlo? … Il segreto sta nel provare amore per ogni azione che si compie; è l’amore infatti che risveglia nell’uomo tutte le potenzialità.
Omraam Mikhaël Aïvanhov, Armonia e salute
dal libro di Cyndi Dale
Kundalini Energia Divina
Capitolo 5
"Idea antica, sapienza moderna:
la scienza dell'energia della Kundalini"
...
Le Ricerche Mediche e la Kundalini
"Perchè gli antichi passavano anni a coltivare la kudalini?
Perchè tramandare trattati spirituali che delineassero i metodi per farlo?
Perchè tanti saggi contemporanei, uomini e donne, dedicano il loro tempo a insegnarlo ad altri?
Perchè voi adottate (o potreste adottare) pratiche basate sulla kundalini?
Le ricerche mediche cominciano a dimostrare ciò che gli appassionati di kundalini già sanno.
I metodi per coltivare la kundalini e per agire nell'ambito della sua gloria così ridestata ci fanno sentire meglio.
Gli studi ora rivelano che i vantaggi sono numerosi e includono benefici pratici quali riduzione dello stress, effetto anti-invecchiamento, superamento delle dipendenze e perfino guarigione di disturbi mentali, emotivi e fisici.
Una delle principali ragioni di questi benefici fisiologici è che tutte le pratiche indo-tibetane necessitano della respirazione per l'attivazione non pericolosa della kundalini.
Le risultanze cliniche ora indicano che la respirazione yoga chiamata pranayama cura efficacemente la depressione, l'ansia, i disturbi post-traumatici da stress e allevia lo stress nelle vittime di calamità naturali.
Lo Yoga incentrato sulla kundalini inoltre migliora l'asma, il diabete, il dolore e i disturbi legati allo stress, riduce la pressione sanguigna, il battito cardiaco, il metabolismo, e il ritmo della respirazione.
Questi effetti a loro volta conducono a una riduzione di ansiae depressione, alla scomparsa delle disfunzioni cardiache, a una riduzione della collera, alla cura dell'insonnia, e favoriscono persino la fertilità.
...Secondo uno studio della Columbia University le pratiche legate alla kundalini, fra cui meditazione, alimentazion e esercizi yoga servono anche da campagna anti-invecchiamento, perchè migliorano le risposte antiinfiammatorie e la riduzione dello stress, oltre ai vantaggi antiossidanti di una migliore alimentazione"
Domanda di An a sè stessa "Chi cazzo mi capirà?"
Risposta: "Se mi va bene, chi mi vuole bene mi dara' della pazza; chi mi vuol male...bè...chissenefrega; gli altri sono solo inutili curiosi".
"Ricordati, non dare le perle ai porci".
"Lo so, ma qualcuno merita di sapere!"
Così ecco qua... la Kundalini e i suoi effetti.
I miei maestri comprendono e sanno...sono gli unici che guardano con amore a ciò che accade nella mia vita.
E' tosta... il risveglio della Kundalini non è una passeggiata sull'erba fresca in primavera.
Sono lampi di Luce divina che innescano un'energia incredibile che è dirompente...nel bene e nel male.
E' una forza irrefrenabile che non ha ostacoli.
Mi è servita per far valere i miei diritti contro gli ignobili in numerose situazioni; mi sorregge nelle scelte di vita, che gli altri dall'esterno considerano azzardate, pazze, rischiose, ma che sono il sale della vita per la mia anima.
Per fortuna, esistono i libri e i maestri che hanno condiviso il loro sapere e con i quali è possibile confrontarsi.
Uno di questi è il saggio di Cyndi Dale.
A pag. 81 del capitolo "E' pazzia o è la kundalini" descrive la Sindrome della Kundalini.
"Sapete già come accade.
Da mesi sognate una vacanza ed è arrivato il rpimo giorno.
La sveglia suona alle 5 di mattina e voi vi alzate barcollando dal letto, scivolate sui giocattoli dei bambini e vi rompete un piede...
Bè, il processo della kundalini è uguale.
Anche se noi coltiviamo il risveglio, possiamo sempre andare incontro ad effetti negativi.
Anni fa il noto maestro Chogyam Trungpa Rinpoche stava tenendo una conferenza sullo sviluppo spirituale.
Cominci domandando quanti membri del gruppo fossero all'inizio della loro pratica.
Quando un certo numero di persone alzò la mano disse: "Benissimo. Il mio suggerimento per voi è di tornare a casa.". Spiego:"Quando si comincia, è molto più difficile di quanto immaginiate. Una volta cominciato è molto difficile fermarsi. Cos' il mio suggerimento per voi è di non cominiciare. Maeglio non cominciare proprio. Ma se cominciate, allora è meglio andare fino in fondo".
Uno dei motivi per cui Rinpoche era così cauto è che l'illuminazione trasforma la vita.
Questo processo può essere piuttosto emozinoante e anche difficile.
Ridestarsi al proprio sè divino tramite la Kundalini richiede qualcosa di più di farsi vedere alle lezioni di yoga, pregare Dio o respirare accuratamente.
Comporta qualcosa di più che agire con altruismo o pregare in qualche spazio sacro.
Implica percepire e risanare il corpo, affrontare questioni a lungo represse, soffrire per via di emozioni un tempo ignorate, esaminare le credenze negative, liberarsi dalle dipendenze, mangiare correttamente, intraprendere azioni che possono risultare nuove e inquietanti.
In sostanza, la Kundalini ci chiede di maturare ad ogni livello.
In alcuni casi richiama l'attenzione su determinate questioni di fondo in un modo straordinario e impegnativo.
E' nata una nuova espressione in risposta alla comparsa semprecrescentedi sintomi derivanti dalla attivazione della Kundalini.
Tale espressione, "sindrome della Kundalini" è il parto di teorici della psicologia umanistica e transpersonale nonchè degli studi di pre-morte.
I sintomi che richiedono compassione e vanno curati includono vari disturbi di tipo fisico, motorio, sensoriale, mentale, emotivo, affettivo e cognitivo.
E' importante notare che questa sindrome non è associata ad una tipica ascesa della kundalini o ad un singolo episodio...
Piuttosto, si riferisce al risultato di una pratica spirituale o contemplativa prolungata e intensa come la meditazione o lo yoga, di un'intensa esperienza di vita, per esempio un trauma, un incontro ravvicinato con la morte o un'esperienza di pre-morte".
Nella mia vita, negli anni dal 2019, in cui ho iniziato la profonda meditazione Vipassana, eventi emotivamente e fisicamente traumatici si sono susseguiti senza tregua per me.
Non cito i sintomi che Cyndi cita e che ho più o meno costantemente, se vorrete comprendere,vi suggerisco di acquistare il libro.
Preferisco concludere in bellezza, citando la parte finale del paragrafo: "La bella notizia è che i metodi con cui abbiamo indotto la nostra kundalini a ridestarsi(come quelli descritti al capitolo 6) spesso funzionano bene nell'aiutarci a superare gli effetti della sindrome della Kundalini, così come sono utili i metodi di guarigione descritti nel prossimo paragrafo".
Vi ho incuriositi?
Bene, è questo il mio scopo.
Siate curiosi...c'è un mondo infinito da scoprire!
An, 3 dicembre 2023
UNA NUOVA ONDA…
Mag 21, 2021 | IL CAMBIAMENTO - LA NUOVA VISIONE
Un uomo di pace non è un pacifista, un uomo di pace è semplicemente un lago di silenzio.
Emana nel mondo un nuovo tipo di energia, canta una nuova canzone.
Vive in un modo totalmente nuovo, la sua stessa vita è grazia, preghiera, compassione.
Crea una maggiore energia di amore in chiunque rimanga toccato da lui.
L’uomo di pace è creativo.
Non è contro la guerra, perché essere contro qualsiasi cosa è essere in guerra.
semplicemente comprende perché la guerra esiste.
E da quella comprensione diventa pieno di pace.
Solo quando ci sono molte persone che sono laghi di pace, di silenzio, di comprensione, la guerra sparisce.
Soltanto laghi di pace in tutto il mondo… molti, molti Buddha, potranno far nascere una nuova vibrazione.
Una nuova onda, una nuova consapevolezza,
in cui la guerra diventa impossibile,
in cui tutta l’energia si manifesta in senso creativo,
tutta l’energia si dirige verso l’Amore.
Osho
Nei giorni scorsi accennavo alla storia del re e dell'anello citata da Deepak Chopra nel suo corso di 21 giorni sull'Abbondanza...ed era mia intenzione pubblicarla su "La via del Cuore".
Ebbene, in questa fredda domenica, mi sono imbattuta nella medesima storia...quindi, eccola per voi.
Vi abbraccio e vi auguro di trarre da questa storia un motivo di meditazione e di ispirazione nell'affronare ogni nuovo giorno!
Con amore, An 3 dicembre 2023
dal blog Visione Alchemica - Storie iniziatiche
La Saggezza della Verità
C’era una volta un re che disse ai saggi di corte:
“Sto facendo un anello prezioso. Ho comprato uno dei diamanti più belli al mondo. Voglio nascondere nell’anello un messaggio che può servire nei momenti di disperazione e sarà per i miei eredi per sempre. Deve essere una frase breve, che possa entrare sotto il diamante dell’anello.
Tutti coloro che ascoltavano erano saggi e sapienti, potevano scrivere trattati, ma un messaggio con non più di due o tre parole che avrebbe potuto aiutare nei momenti difficili …
Pensarono, ma non riuscirono a trovare nulla.
Il re era stato allevato da un vecchio servitore. La madre del re era morta presto, e questo servitore si era preso cura di lui, e quindi veniva trattato come se fosse uno di famiglia. Il re provava un immenso rispetto per il vecchio, così consultò anche lui. E il vecchio disse:
“Non sono saggio, né studioso, né accademico, ma conosco un messaggio. Durante la mia vita nel palazzo, ho incontrato tutti i tipi di persone e, in un’occasione, ho incontrato un mistico. Fu invitato da vostro padre e io fui a suo servizio. Per ringraziarmi mi diede questo messaggio.”
.
Il vecchio scrisse qualcosa in un foglietto, lo piegò e lo porse al re. “Ma non leggetelo.” disse: “Tenetelo nascosto nell’anello e apritelo solo quando non ci sarà altra via d’uscita”.
Questo non tardò a venire. Il suo regno fu invaso e il re perse la battaglia. Stava fuggendo sul suo cavallo e sui suoi nemici lo stavano inseguendo. Era solo e i nemici erano molti. Arrivò in un posto dove la strada era finita, completamente senza uscita. Davanti a lui un precipizio con una profonda valle, cadere sarebbe stata la sua fine. Non poteva tornare indietro perché i nemici avevano sbarrato il cammino. Si sentiva già il rumore dei loro cavalli. Non c’era via d’uscita.
Si ricordò dell’anello. Lo aprì, tirò fuori il pezzo di carta e lesse il messaggio breve ma prezioso, che semplicemente era: “Anche questo passerà.”
Mentre leggeva il messaggio, sentì che stava calando un grande silenzio attorno a lui. I nemici che lo stavano inseguendo forse si erano persi nella foresta o avevano sbagliato strada. Di sicuro non si sentivano più i cavalli.
Il re era profondamente grato al servitore e al mistico sconosciuto. Quelle parole erano miracolose. Ripiegò il pezzo di carta e lo rimise sotto il diamante dell’anello. Riunì il suo esercito e riconquistò il regno.
Il giorno in cui rientrò vittorioso a palazzo, fece una grande festa con canti e balli, e si sentiva molto bene.
Il vecchio servitore era in piedi accanto a lui nella carrozza e gli disse:
“Anche questo momento è appropriato, guarda di nuovo il messaggio.
“Perché? Ora sono vittorioso, la gente celebra il mio ritorno, non sono disperato, non sono in una situazione senza via d’uscita.”
E il vecchio servitore disse: “Ascoltami, questo messaggio non serve solo quando sei sconfitto, ma anche quando sei vittorioso. Non solo quando sei l’ ultimo, ma anche quando sei il primo “.
Il re aprì l’anello e lesse il messaggio:
“Anche questo passerà”.
Di nuovo sentì la stessa cosa, un silenzio che lo avvolgeva nonostante fosse tra la folla che celebrava e danzava. Il suo orgoglio e il suo ego erano spariti. Il re comprese il messaggio.
Di nuovo sentì la stessa cosa, un silenzio che lo avvolgeva nonostante fosse tra la folla che celebrava e danzava. Il suo orgoglio e il suo ego erano spariti. Il re comprese il messaggio. Si era illuminato.
Allora il vecchio disse:
“Ricordi tutto ciò che ti successo? Nessuna cosa o emozione è permanente. Come ci sono il giorno e la notte, così ci sono momenti di felicità e momenti di tristezza. Accettali come parte naturale delle cose, perché fanno parte della vita.”
ANCHE QUESTO PASSERÀ di Malba Tahan
parte naturale delle cose, perché fanno parte della vita.”
ANCHE QUESTO PASSERÀ di Malba Tahan
La Preghiera del guerriero
Sono quel che sono.
Avendo fede nella bellezza dentro di me, sviluppo fiducia.
Nella dolcezza ho forza.
In silenzio cammino con gli dei.
In pace capisco me stesso e il mondo.
Nel conflitto mi allontano.
Nel distacco sono libero.
Nel rispettare ogni creatura vivente, rispetto me stesso.
In dedizione onoro il coraggio dentro di me.
In eternità ho pietà per la natura di tutte le cose.
In amore accetto incondizionatamente l’evoluzione degli altri.
In libertà ho potere.
Nella mia individualità esprimo la Forza divina che è dentro di me.
In servizio do quel che sono diventato.
Sono quel che sono:
Eterno, immortale, universale e infinito.
E così sia!
dal Web (dalla pagina FB La Luce nel Buio)
"Ricorda le cose che contano veramente.
Non trascurare le persone importanti
della tua vita per rincorrere il successo
e non dimenticare quei piccoli piaceri della vita
che possono renderti felice adesso.
Se il tuo cuore è vuoto,
la mente non ha importanza."
(Aquila Felice)
ABOUT
La Via del Cuore è la Via che i maestri e i mistici di ogni tempo hanno indicato agli uomini per ricongiungersi al proprio vero Sé e alla propria Anima.
Questo sito rappresenta lo spazio che ho deciso di condividere con tutti coloro che, nella propria vita, hanno sentito la chiamata della propria Anima al risveglio.
Sono una persona come tante, che ha sofferto e che, nonostante la sofferenza, ha sentito che vi era la possibilità di essere felici in questa vita e che ha, finalmente, trovato in Sé stessa la Bellezza della Vita e l'Amore cui anelava.
Umilmente, condivido la mia esperienza di vita, nella speranza che possa essere di aiuto anche ad altre anime!
Come scrisse la grande poetessa Emily Dickinson, "Se potrò impedire a un cuore di spezzarsi, non avrò vissuto invano. Se allevierò il dolore di una Vita o guarirò una pena, o aiuterò un pettirosso a rientrare nel nido, non avrò vissuto invano".
Con gratitudine infinita verso il Creatore e i Maestri che nel corso dei secoli hanno condiviso la loro sapienza e saggezza, inizio questa nuova avventura!
Redazione: Anna Grazia Grimaldi
"Potrei essere piuttosto incazzato per quel che mi è successo, ma è difficile restare arrabbiati quando c'è tanta bellezza nel mondo. A volte è come se la vedessi tutta insieme ed è troppa.
Il cuore mi si riempie come un palloncino che sta per scoppiare. E poi mi ricordo di rilassarmi, e smetto di cercare di tenermela stretta. E dopo scorre attraverso me come pioggia, e io non posso provare altro che gratitudine, per ogni singolo momento della mia stupida, piccola, vita.
Non avete la minima idea di cosa sto parlando, ne sono sicuro, ma non preoccupatevi: un giorno l'avrete!"
(frase tratta dal Film, American Beauty -regista Sam Sanders, Usa, 1999)
"E' molto semplice: non si vede che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi"
Antoine de Saint-Exupéry
Il Piccolo Principe
"Solo l'amore ti dà il potere di aiutare qualcuno a svegliarsi.
Se non lo ami non gli puoi essere d'aiuto. Non puoi farlo meccanicamente, senza Cuore. Se non lo ami non puoi raggiungerlo, la distanza tra te e lui tende all'infinito e non puoi mai sfiorare il Suo Cuore"
Salvatore Brizzi
Il Libro di Draco Daatson
Esattamente tre anni fa nasceva La Via del Cuore. Il Cammino dell'Anima.
E' stata una meravigliosa esperienza.
Nasceva da un desiderio del cuore.
Quel desiderio era anche una sfida.
Avere il coraggio di indagare nella profondità della mia anima e di poter condividere le "scoperte" e le "sfide" per poter magari indirettamente aiutare altri nel proprio viaggio alla ricerca di sè e al risveglio interiore.
Ora ho chiuso un ciclo karmico della mia vita e mi sto muovendo verso altre destinazioni ignote.
La mia anima sa.
Il mio ego ormai distrutto non sa dove e con chi, ma si è arreso all'insostenibile bellezza dell'Esistenza.
E come dice l'Incantesimo che pronunziai per la prima volta il 5 giugno 2007 "Io mi apro a ricevere l'Abbondanza dell'Universo e mi rendo disponibile all'idea che "tutto è possibile".
Mi sono impegnata a diventare amica dell'incertezza, e ora navigo in acque sconosciute con fiducia e amore nella piena consapevolezza che tutto è pronto per accogliermi nel fantastico nuovo viaggio che sto iniziando proprio ora ad intraprendere.
Buona vita a voi che avete avuto la pazienza di leggermi e seguirmi nel viaggio più bello.
Il viaggio dell'Anima.
Vi auguro di incontrare ci che il vostro cuore e la vostra desiderano.
Questo è il mio saluto per voi.
Non fermatevi, continuate con amore, pazienza e Fede incrollabile nel Signore che è dentro e fuori di voi.
An, 28 dicembre 2023
mie risorse economiche ed energetiche, nel lavoro su me stessa.
Ho deciso che ero stanca di essere insodisfatta, di me, delle mia vita, così come era.
Dopo la separazione dall'uomo che è stato mio marito e padre del mio unico figlio, ho intrapreso cammini inaspettati.
Mi sono aperta al Mondo perchè dentro di me una vocina mi diceva che il sogno di una vita felice, di un amore infinito e incondizionato con un uomo, di una vita relazionale e familiare piena e di cuore doveva esistere ed io volevo raggiungere quel desiderio del cuore.
Così sono arrivate, piano piano, le circostanze e le sincronicità giuste per condurmi alla vita che la mia anima desiderava ardentemente.
Così mi sono interessata alle varie pratiche Buddiste, sia giapponesi che tibetane, poi ho iniziato a praticare il Kundalini Yoga, poi pratiche sciamaniche, incontri con mistici, altri tipi di discipline "interne" come altre tradizioni yogiche, come Iyengar yoga e Tai Chi, lo studio degli Oracoli Cinesi dell'I-Ching, poi la psicomagia di A. Jodorowski, lo studio epraticadei Tarocchi, le letture di spiritualità della Tradizione della Fratellanza Bianca, da Yogananda a Aivanov, per passare da anni all'insegnamento di Mamani (Sciamanenimo Andino) e Salvatore Brizzi (Quarta via di Gurdjeff), passando per l'esperienza della tradizione della meditazione Vipassana di tradizione Buddista, come insegnata dal Maestro Goenka.
Ho anche affrontato un anno e mezzo di psicoterapia con una psichiatra esperta, e per circa 2 anni, ho avuto un colloquio settimanale con una psicologa del benessere.
I risultati sono giunti dopo tempo e fatica ma sono definitivi.
I Maestri ascesi mi hanno assistito mentre affrontavo tutte le numerosissime prove dolorose che la Vita mi ha riservato.
Ma ho acquisito la mentalità giusta che si esprime essenzialmente in questa frase di Brizzi (...e della tradizione alchemica) secondo la quale il Mondo è perfetto e "Tutto è perfetto così come è".
Ma, come dice Salvatore Brizzi, quando i fuochi superiori si attivano a causa della trasmutazione alchemica ed energetica del dolore in forza e padronanza di sè, si raggiunge una equanimità che permette di affronare, sempre meglio e con maggiore efficacia, la vita e questa dimensione 3D con una forza e capacità di reazione che sono formidabili.
Si diventa INSCUOTIBILI, per citare ancora Salvatore Brizzi.
Quindi, non investite il vostro prezioso tempo e denaro in colossali cazzate...alias vestiti, chirurgia (fate cagare comunque perchè chi non si ama fa cagare...!), auto nuova, scarpe nuove, cellulari e tecnologia di ultima generazione (fa cagare pure questa, personalmente ne farei a meno), ma investite sulla vostra salute mentale e psicologica, che otituiscono la base per lavorare su voi stessi e "risvegliarvi" ad un'esistenza piena, che valga la pena di essere vissuta.
Andate da un terapeuta "ma uno bravo..."; è il presupposto per inizare il cammino verso una via della consapevolezza, che se avrete il desiderio di raggiungere, con tutto il vostro cuore e la vostra anima, potrete un giorno raggiungere.
E' il "Nirvana" della tradizione Indo-Buddista e "il Regno di Dio" nella tradizione Cristiana.
Iniziate con il nuovo anno.
Le cose, le persone, le situazioni sono mutevoli...voi siete il vostro unico e solo centro di gravità permanente, sempre e comunque.
Null'altro è "permanente"
Così vi offro i miglio auguri di una vita nuova nel Regno del Fuoco Divino.
An, 26 dicembre 2023Ancora approfondimenti sulle relazioni e dinamiche disfunzionali in ogni aspetto.
Nei giorni scorsi ho condiviso un articolo di Salvatore Brizzi che accennava al Triangolo di Karpman.
Di seguito alcuni aspetti che ho tratto dal web, per coloro che volessero approfondire.
A chi di noi non è mai capitato di assumere inconsciamente uno di questi ruoli?
Buona lettura.
An, 26 12 2023
dal Web.
Coaching - Crescita Personale
Triangolo Drammatico di Karpman: vittima, persecutore e salvatore.
È profondamente umano lottare per l’armonia ed evitare i conflitti. Sfortunatamente, la vita reale spesso non sta al gioco. I problemi interpersonali sorgono automaticamente – molti di loro sono causati da ruoli drammatici indicati nel triangolo di Karpman, che assumiamo inconsciamente. Non siamo questi ruoli, li interpretiamo e basta e possiamo anche cambiarli durante un’azione.
Approfondimenti:
Che cos’è il triangolo di Karpman
Triangolo di Karpman
Quali sono i verti del triangolo secondo Karpman
Vittima
Persecutore
Salvatore
Come uscire dal triangolo di Karpman
Come uscire dal ruolo della vittima
Come uscire dal ruolo del persecutore
Come uscire dal ruolo del salvatorre
Che cos’è il triangolo di Karpman
Il triangolo di Karpman (conosciuto anche come: triangolo drammatico di Karpman) è un modello sociale riguardante dinamiche distruttive d’interazione umana, che coinvolgono tre figure emblematiche:
Vittima.
Persecutore.
Soccorritore.
Si tratta di tre individui in profondo conflitto tra loro, ma che, proprio a causa di tale conflitto, sono strettamente legate, assumendo ruoli che possono essere intercambiabili a seconda delle condizioni esterne.
Stephen Karpman, lo psicoterapeuta statunitense che nel 1968 elaborò questa teoria, era convinto che tale modello comportamentale (applicato poi all’analisi transazionale) potesse essere d’aiuto in numerosi casi di profondo disagio psicologico, non soltanto individuale, ma anche collettivo.
Lo studioso infatti ha fatto impiego di triangoli per mappare la maggior parte delle relazioni conflittuali, analizzando soprattutto il potere che, nei conflitti, impone una netta distinzione di ruoli.
Triangolo di Karpman
Triangolo di Karpman
Si parla di un triangolo, figura geometrica con tre vertici, proprio perché sono tre le figure coinvolte: la vittima (vertice inferiore), il persecutore ( vertice superiore) e il soccorritore (vertice superiore).
L’aspetto appare quindi quello di un triangolo rovesciato, con la vittima posizionata in basso, mentre persecutore e soccorritore sono posti in alto, a formare la base del triangolo.
Tuttavia è possibile che subentrino scambi dinamici di ruolo, dato che la vittima potrebbe sentirsi improvvisamente in diritto di vessare il persecutore, il salvatore potrebbe stancarsi di difendere la vittima trasformandosi in persecutore e il persecutore, dopo aver preso coscienza dei suoi torti, potrebbe trasformarsi in salvatore.
Gli scambi tra ruoli non sono in grado di risolvere la conflittualità che sta alla base del triangolo, ma consentono soltanto di modificare la posizione dei protagonisti che sono comunque intrappolati nello schema di base.
Si tratta infatti di falsi scambi comunicativi che non eliminano le problematiche, ma le modificano soltanto.
Il triangolo di Karpman, che rientra nell’ambito dell’Analisi Transazionale, è fondato sulla presenza di relazioni distruttive tra individui che non possiedono la capacità di confrontarsi in maniera equilibrata con gli altri, e che quindi assumono atteggiamenti distruttivi.
Sfruttato con successo come approccio terapeutico, il triangolo drammatico si rivela molto funzionale verso i pazienti, che acquisiscono consapevolezza della propria condizione, sviluppando una reale volontà di cambiare.
I tre ruoli fondamentali sono quelli assunti dal “sé” interiore in presenza di situazioni conflittuali e nevrotiche, responsabili di forme comunicative deviate.
Quali sono i verti del triangolo secondo Karpman
Vittima
Rappresenta la figura di chi assume volontariamente un atteggiamento timoroso e insicuro, accettando passivamente ciò che lo circonda e in particolare i maltrattamenti da parte del persecutore, che ritiene di meritare.
La principale caratteristica della vittima è senza dubbio la sua passività, dato che non fa nulla per modificare la situazione.
Nel triangolo di Karpman la vittima è colui che cerca a tutti i costi di attirare l’attenzione su di sé, accettando sia le vessazioni del persecutore che l’aiuto del soccorritore.
In questo ruolo il protagonista, che soddisfa il suo bisogno di dipendenza, riesce anche ad evitare di assumersi qualsiasi responsabilità, un atteggiamento (anche inconsapevolmente) spesso utilitaristico.
La vittima infatti non è sempre realmente una vittima, ma piuttosto è un individuo che agisce come se lo fosse, mostrandosi sfortunato, perseguitato dalla cattiva sorte, senza speranza e sempre sotto accusa.
Nella maggior parte dei casi si tratta di una persona incapace di prendere decisioni non perché non ne abbia la facoltà, ma perché declina agli altri una simile responsabilità, anche a suo vantaggio.
Un debole solo in apparenza, che trova una via di scampo dagli obblighi e dagli impegni rifugiandosi nel ruolo di perseguitato.
Persecutore
Si identifica in colui che giudica gli altri (e in particolare la vittima, contro cui tende ad accanirsi), in quanto si ritiene superiore ad essi e quindi si considera giustificato a svolgere il ruolo di accusatore.
Al contrario della vittima, il persecutore è attivo, poiché si pone continuamente in una condizione di analisi (nulla gli sfugge) e di successiva critica.
Il persecutore è invece un soggetto animato dalla necessità di controllare tutto e tutti, spinto a giudicare chiunque, e in particolare la vittima, che diventa il suo capro espiatorio preferito.
Si tratta di una persona molto sicura di sé, capace di tradurre questa sua apparente sicurezza in una continua analisi giudicante e critica verso il prossimo, considerato sempre non all’altezza della situazione.
In realtà i persecutori sono spesso individui insicuri, oppressi da una forte conflittualità, che cercano di dimenticare i propri problemi bullizzando la vittima, che diventa il centro della loro esistenza.
Si viene quindi a creare una malsana dipendenza con la vittima, che diventa in qualche modo indispensabile all’accusatore.
Salvatore
Ritiene inevitabile aiutare la vittima, anche se il suo intervento non è stato richiesto, dato che avverte la necessità di rendersi indispensabile agli altri per sollecitare la loro dipendenza psicologica.
Si tratta solitamente di una persona irrisolta che non è in grado di accettare i propri limiti e che cerca di dimenticare i suoi problemi dedicandosi al prossimo.
Il salvatore è quasi sempre una persona alla costante ricerca dell’approvazione altrui, che desidera sentirsi sempre moralmente superiore agli altri.
Solitamente è un individuo molto frustrato che, non essendo in grado di affrontare i suoi conflitti, si concentra nelle opere di soccorso soprattutto della vittima che, da parte sua, mostra di apprezzarne l’aiuto.
Di conseguenza il soccorritore si sente realizzato in quanto riesce a mostrare le sue presunte qualità filantropiche e soprattutto perché rende la vittima dipendente dal suo supporto.
In un certo senso il salvatore avvalla l’operato del persecutore, senza il quale non potrebbe mettersi in mostra come soccorritore e quindi come persona buona e meritevole di stima e apprezzamento.
Simili figure traggono spunto dal mondo delle fiabe, dove ad esempio Cenerentola, Cappuccetto Rosso, Hansel e Gretel sono vittime, la matrigna con le sorellastre, il lupo e i genitori cattivi sono persecutori, mentre i topini, il cacciatore e le briciole di pane sono i salvatori.
Come uscire dal triangolo di Karpman
Nel triangolo di Karpman i ruoli non sono fissi, ma al contrario possono modificarsi con una certa frequenza, in rapporto alle modifiche delle relazioni interpersonali.
Questa intercambiabilità condiziona anche il grado di drammaticità e di confusione, dato che la medesima persona può comportarsi in maniera opposta in brevi periodi di tempo.
La conseguenza più evidente è la totale perdita di controllo con aumento dell’aggressività, che potenzia la spirale negativa.
Pertanto è necessario risolvere il più rapidamente possibile una simile condizione, per evitare conseguenze sia immediate che soprattutto nel lungo periodo, collegate alla cronicizzazione delle dinamiche disfunzionali.
Il primo approccio riguarda i singoli personaggi, che dovrebbero sviluppare alcune competenze utili per svincolarsi dal proprio ruolo.
Come uscire dal ruolo della vittima
La vittima deve infatti sforzarsi di sviluppare la propria autonomia, facendo leva sull’autostima e sulla sicurezza di sé, senza concentrarsi sui danni (veri o presunti) subiti, ma piuttosto valutando in maniera critica la propria esistenza.
Dopo aver preso coscienza della sua vulnerabilità, la vittima non deve sfruttarla come un pretesto, ma come punto di partenza per ristrutturarsi intimamente.
Come uscire dal ruolo del persecutore
Il persecutore deve diventare più assertivo e smettere di giudicare gli altri, prendendo coscienza dei suoi limiti e delle insicurezze che lo caratterizzano.
Soltanto riconoscendo e accettando le sue debolezze, questa figura accusatrice può riacquistare una valenza più umana e altruista.
Come uscire dal ruolo del salvatorre
Il salvatore, che rappresenta sicuramente il ruolo più complesso da analizzare in quanto difficilmente identificabile con chiarezza, deve accettare la sua personalità senza rifugiarsi in un altruismo artefatto e spesso falso.
Deve inoltre smettere di legare a sé le persone unicamente per bisogno, lasciandole libere di scegliere se instaurare o meno un rapporto con lui.
Infine dovrebbe mostrarsi più sincero, senza nascondersi sotto una parvenza di estrema generosità, che in realtà maschera la sua insicurezza e incapacità di affrontare i conflitti irrisolti che lo condizionano.
Il triangolo di Karpman viene utilizzato ad esempio in ambito professionale e aziendale, sempre seguendo i fondamenti dell’analisi transazionale.
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Rapporto disfunzionale o vittima/carnefice
«Mi è difficile pensare di affrontare un’esperienza importante senza un bar nelle vicinanze!»
Veronica Raimo, scrittrice
La scena si svolge al Bar Centrale della stazione Centrale di Milano. Quello storico, di fronte ai binari. Ci vado ogni volta che sono in viaggio e devo cambiare a Milano. Trattasi di un luogo al cui confronto il bar di Guerre Stellari sembra una bocciofila di paese. Alieni di ogni razza si aggirano per la stazione di Milano Centrale, e quelli tra di loro che riescono a racimolare qualche euro si addentrano in quello specifico bar per bere qualcosa, ma mai per mangiare, in quanto stiamo parlando di creature che non assumono cibo solido!
In un momento di relativa tranquillità, stavo amichevolmente discorrendo col barista sul tema del giorno, poiché a me piace sapere cosa la gente “della strada”, e non gli intellettuali e i giornalisti-zerbino, pensa di quanto accade nella nostra società. Erano passati pochi giorni dalla violenta manifestazione di Roma contro la violenza sulle donne, quindi l’argomento era il “femminicidio”.
[Detto per inciso, il termine in italiano non esiste, in quanto si dice omicidio, indipendentemente dal fatto che la vittima sia maschio o femmina, in caso contrario dovremmo cominciare a usare anche il corrispondente “maschicidio” tutte le volte che viene ucciso un uomo oppure "frocicidio" quando viene ucciso chi è omosessuale. Vale lo stesso per i plurali generici: “bambini” e “ragazzi” sono temini che indicano sia i maschi che le femmine, e non unicamente i maschi, mentre al singolare esiste la distinzione “bambino” e “bambina”, oppure “ragazzo” e “ragazza”. Così funziona la lingua italiana. Chi scrive diversamente è solo un ignorante, anche se ha trovato un posto da giornalista in qualche importante testata, ma è così sottopagato che vive ancora a casa della mamma.]
«Siamo dimenticando, anzi, stiamo RIMUOVENDO, la responsabilità della donna – argomentavo io – e in questo modo non le stiamo facendo un favore, anzi, la situazione in futuro non potrà che peggiorare, perché stiamo creando una forma-pensiero di vittimismo femminile sempre più radicata. Gli omicidi aumenteranno... e continueranno a dare la colpa al patriarcato, innescando un circolo vizioso (cosa che si è poi regolarmente verificata!)»
Il barista era abbastanza d’accordo con me. Era arrivato a dire (riporto a memoria perché ovviamente non ricordo le parole esatte): «A me non lo creano di certo un senso di colpa perché un caxxone ha ammazzato la sua donna! A volte qui al bar vedo gruppi di ragazzi che arrivano... ieri c’erano due ragazze, avranno avuto 15-16 anni, in mezzo a quattro o cinque marocchini. Ridevano e scherzavano. Questi io lo so che sono spacciatori qui della stazione. Ma che caxxo c’hanno nella testa ‘ste ragazze?»
«È proprio questo che sto dicendo – aggiungo io – perché quelle ragazze non stavano girando, per esempio, con un gruppo di ragazzi del liceo classico? In questo caso erano marocchini, ma potevano anche essere italiani, il punto è: perché vanno a cercarsi quell’energia e non un’altra? Capisci dov’è il punto? La vittima va a cercarsi il carnefice».
Ed eccola che interviene. Aveva ascoltato tutto... e a un certo punto non ha più resistito. Donna – almeno come genere di nascita – capelli corti, fisico asciutto. Ascolto la sua energia mentre parla: si tratta di una rabbia profonda verso il maschio, perché non ha avuto le attenzioni del padre oppure perché è stata molestata da piccola, non riesco a capirlo bene, ma so per esperienza – io sono diciannove anni che ascolto più testimonianze “intime” di qualunque psicologo – che si tratta di una delle due alternative. Ma lei ovviamente non se ne rende conto, negli anni ha spinto tutto nell’inconscio, e adesso crede di stare lottando in maniera obiettiva per un ideale elevato. Ma FINCHÉ STAZIONI NELLA MECCANICITÀ NON PUOI LOTTARE PER UN IDEALE, DEVI PRIMA SVEGLIARTI E RISOLVERE I TUOI PROBLEMI PERSONALI, ALTRIMENTI QUESTI PROBLEMI SI INFILTRERANNO NELLE TUE IDEE E LE COLORERANNO DI RABBIA O DI PAURA.
«Ma che caxxo state dicendo? – esordisce, quasi gridando – chiamiamo le cose con il loro nome, non facciamo psicologia spicciola del caxxo: queste sono donne vittime di violenza. Punto. Non sono rapporti disfunzionali, non sono “energie negative”, sono maschi stronzi del caxxo!»
Da saggio patriarca, ho subito capito che non c’era dialogo e me ne sono andato, prima di subire violenza, e lasciando il barista al suo destino.
Conoscete il “il triangolo drammatico di Karpman”? Chi ha studiato psicologia solitamente lo conosce. In molte interazioni le persone seguono una sorta di schema, in cui recitano la propria parte in maniera meccanica, come se seguissero un copione. Questo schema può essere rappresentato con un triangolo i cui vertici sono: persecutore, vittima, salvatore. La caratteristica che accomuna questi tre ruoli è che nessuno prende su di sé la responsabilità per quanto sta accadendo, ma tutti proiettano all’esterno le cause della propria condizione. Tutti stanno recitando un ruolo che a ben guardare è estremamente egoista, ossia incentrato su di sé, sulla propria importanza.
Il “salvatore” è una figura centrale. Nel nostro caso esso è rappresentato dalle associazioni femministe, dallo Stato stesso, dagli artisti che prendono le parti della vittima, dalle persone che partecipano alle manifestazioni. TUTTI CERCANO EGOISTICAMENTE L’ATTENZIONE DELLA VITTIMA E IL PLAUSO DELLA SOCIETÀ. Tutti si guardano bene dallo spiegare alla vittima che è lei stessa la causa della situazione che sta vivendo, perché se lo facessero perderebbero il loro privilegiato status di “salvatore”, uno status che li rende moralmente superiori. MA COSÌ FACENDO DANNEGGIANO LA VITTIMA, PERCHÉ QUESTA NON PRENDE IN MANO LA PROPRIA VITA E RESTA DIPENDENTE SIA DAL PERSECUTORE CHE DAL SALVATORE. Un circolo vizioso dove ognuno tiene legati a sé gli altri due... e che potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione sociale.
Riflettete... e lavorate su voi stessi, se non volete ritrovarvi a recitare MECCANICAMENTE il vostro ruolo all’interno di queste scomode situazioni.
TUTTA LA VERITÀ SUI
VAMPIRI
"Tu sei il mio Imperatore ed io la tua Imperatrice.
Amante, amica, guerriera, sempre con te e per te nel campo di battaglia.
La Croce ci unisce.
La Spada dell'Archangelo Michele ci ha benedetti.
La mia anima e la tua sono indissolubilmente legate e neppure i demoni potranno recidere ciò che il Cielo ha unito sin dalla notte dei tempi.
Conosco il tuo Cuore caldo e puro.
Ti attende una missione difficile, ma sei l'unico che potrà portarla a termine.
Siamo Fiamme dello Spirito che, di era in era, si reincarnano per amarsi sin alla fine del Mondo.
Con te ho imparato l'amore incondizionato, oltre ogni logica, diversità, avversità.
Non potrà mai finire
Perchè io e te siamo..."
An 21dicembre 2023IO sono la Signore,
stai provando la mia forza e la mia fede in modo incredibile.
Non ti chiedo di non mandarmi le prove, ti chiedo solo di darmi la forza, la pazienza, la tenacia, la fede e la determinazione per vincerle.
I dolori fisici mi hanno inchiodata per un bel po' di tempo.
Poi si è rotto di tutto.
E con pazienza ho atteso.
Ogni giorno una sfida.
La macchina, la salute, gli oggetti sembrano volare tra le mie mani.
Ho rotto l'impossibile dentro casa...non mi lamento.
So che le sfide servono per aumentare il mio potere...
Con pazienza aspetto, come il ragno la sua preda, io la vittoria sulla sfida che vorrebbe piegarmi. Ma non mollo mai.
Sono guarita anche questa volta dal Covid senza neppure un farmaco e in tempi abbastanza brevi.
Ieri sono caduta e ho un taglio sulla gamba e un livido gigante sulla coscia destra...ma sono una ragazza fortunata...non ho messo punti.
Ho fatto le foto comunque... e sono felice di averle fatte.
Una parte nascosta di me è emersa.
Mi amo anche per la parte sensuale che sta emergendo sempre di più.
Grazie per avermi comunque dato la salute, la bellezza, l'intelligenza e l'intuizione, oltre le altre doti che piano piano stanno diventando più chiare e delineate in me per poter servire.
Grazie per il mio Cuore caldo.
Talvolta è deluso, amareggiato, ma non smette mai di avere fede e di amare.
Grazie di soccorrermi sempre, nei momenti di disperazione.
Mi hai salvato tante volte, inviandomi i tuoi angeli incarnati e disincarnati.
Grazie per mio papà che sento presente dentro di me.
Sono fiera di essere stata sua figlia in questa incarnazione.
Indicami sempre la strada del servizio, quando sento di essere smarrita.
Amen.
18. 12. 2023
AnNella meditazione del giorno 20 di Deepak Chopra sulla abbondanza, si chiedeva ai praticanti di riflettere sul seguente pensiero centrante:
"Oggi tratto me stesso/a con momenti di lusso".
E, proseguendo nel programma, si chiedeva a ciascuno dei meditatori di rispondere alle seguenti domande:
1) Come si manifesta il Lusso nella mia vita?
2) Quali regali di Lusso fai a te stesso/a? (in senso ampio, non solo ed esclusivamente in senso meramente materiale...)
3)Come puoi portare lusso agli altri?
Ho iniziato la mia riflessione ieri, mentre prendevo i miei appunti sul quaderno.
Quanto alla risposta al primo quesito, il lusso per me è il tempo di vivere secondo la mia coscienza e l'amore, fuori dagli schemi eteroimposti.
Prima vivevo la mia diversità come un disagio.
Ora mi rendoconto che la mia diversità mi ha condotto al vero lusso.
Amare la mia vita così come è, ma soprattutto amare me stessa con tutte le mie caratteristiche, comprese quelle qualità che ho sempre nascosto.
La mia vita non conosce più la scansione dei giorni.
Il lunedì e la domenica sono identici.
Tutti perfetti anche nella loro imperfezione. Solo che non li giudico più.
Non conosco più la preoccupazione del domani e del denaro.
Mi ricordo sempre una frase di Osho che lessi circa 10 anni fa e che mi viene in soccorso quando pensieri limitanti di paura, per qualche istante, possono affacciarsi all'orizzonte della mia mente ordinaria.
La frase suonava così :"Se l'Esistenza procura alle piante e agli animali del creato tutto ci che serve loro e non li abbandona mai, perchè non dovrebbe donare altrettanto a te?"
Osho non faceva che constatare l'ovvio.
L'Esistenza lo fa certamente, con i suoi tempi e le sue modalità, che solo la nostra mente egoica non conosce e spesso non accetta.
***
Ho attraversato tempeste che all'inizio sembravano insuperabili e che, come sempre, si sono placate così come sono arrivate.
Ora sento la meraviglia dell'esistenza nella sua perfetta fusione degli opposti.
Conosco l'impermanenza di ogni cosa, che è vita, amore e trasformazione.
Nulla rimane fisso; immutabile è solo ciò che è fisicamente morto.
So che l'assenza è comunque presenza, in modi e forme diverse;
che la morte è vita, che trasmuta in altre dimensioni;
che il dolore è solo una chiave di accesso ad un differente modo di Vivere e di amare, che arriva e poi svanisce, che è impossibile da comprendere se vogliamo utilizzare la logica (il mOndo è illogico...per questo stupefacente!) e che è l'unica chiave che apre il cuore umano, rendendolo aperto alla propria e altrui vulnerabilità e che consente di provare emozioni superiori come l'amore, la compassione e la mervaglia.
Il vero Lusso è vivere con la consapevolezza della bellezza!
Ecco il Lusso che avvolge la mia vita.
All'interno di questo, c'è la bellezza dell'amore per mio figlio, per l'uomo che amo e stimo e che sento destinato a me, e per il servizio che intendo portare all'Umanità in questa incarnazione, per le anime affini che circondano la mia vita, rendendola ancora più bella, per la mia famiglia naturale e quella d'anima, compresa la madre d'anima che ho avuto il dono di ricevere e che mi ha nutrita di un amore e una forza mai conosciuta in precedenza.
E l'amore di ogni persona che ha attraversato il mio cammino, i miei "cd. nemici" che con il loro comportamento hanno solo reso la lama della mia spada spirituale più affilata e precisa e che ringrazio di cuore.
Spero che lo stesso Lusso possa benedire anche la vostra esistenza.
E, ultima ma non meno importante, la mia Fede Incrollabile.
Non mi ha mai abbandonato neppure nei momenti di disperazione, che, vi prego di credermi, ci sono stati e che mi ha impedito di arrendermi alla realtà materiale del momento.
Dio mi benedica nel mio viaggio qui.
La Sua Grazia scenda sempre su di me e su chi amo.
Sia fatta la Sua volontà, sempre, perchè è il meglio per tutti noi.
Grazie, grazie, grazie!
An, 28 novembre 2023
L'Imperatore è incarnazione del Divino in terra.
Leader nella Vita e nelle Relazioni.
E' il Re.
E' saggio, coraggioso, generoso, non manipolabile, centrato in sè stesso e privo di sensi di colpa perchè sente ciò che giusto senza essere in balia di schemi imposti dall'esterno, da condizionamenti sociali e familiari, ha fiducia in sè stesso e nella sua missione divina e nelle proprie capacità.
Ama sè stesso, ama la sua donna, la sua famiglia e i suoi amici e fratelli e sorelle d'anima, e il suo popolo.
E' unico.
Come lui non esite nessuno che abbia sentito il tocco...
Eccolo descritto nelle carte dei Tarocchi di Marsiglia RW.
E' il predestinato.
Colui che estrae la spada dalla Roccia.
Benvenuto...
L'omicidio di Giulia e il lavoro su di sé
Ma gli psicologi lo sanno che quando una donna entra in un rapporto di coppia disfunzionale, la causa è sempre il rapporto con la figura del padre?
Siiiii… certo che lo sanno, ma in questo clima sociale si guardano bene dal dirlo.
Ma gli psicologi lo sanno che spesso la violenza all’interno della coppia è dovuta a un passato di violenze psicologiche o fisiche subite - da lui o da lei - proprio in famiglia?
Siiii… certo che lo sanno, ma in questo clima sociale nessuno si prende la briga di indagare a fondo la questione. Gli psicologi e gli inquirenti indagano il ragazzo e la famiglia del ragazzo, ma non la famiglia della ragazza!
Gli psicologi sgomitano per diffondere il profilo psicologico del ragazzo omicida, ma nessuno si interessa del profilo psicologico della vittima, quasi fosse un agente totalmente passivo all’interno della vicenda.
D’altronde, il padre ha dichiarato che la colpa della morte di sua figlia è dello Stato, non della famiglia, per cui va bene così.
Premetto di voler volutamente ignorare l’aspetto esoterico della questione. Questi omicidi efferati sono in realtà dei sacrifici umani operati da entità malevole che si trovano nel mondo astrale e che da qui vampirizzano le energie umane, spingendoli a massacrarsi per quelli che poi appaiono “futili motivi” o “motivazioni inconcepibili”. Donne che ammazzano i figli, figli che uccidono i genitori, fidanzati che ammazzano la fidanzata, ecc. Un “bagno di sangue” è sempre un’occasione ghiotta per queste entità. Si tratta di vampirismo e satanismo. Ma, ripeto, non parleremo di questo. [ho giusto da poco finito di scrivere un libro dal titolo Tutta la verità sui VAMPIRI]
Io ho il compito di farvi lavorare su voi stessi, per cui vi pongo una domanda: «Se emergesse che la responsabilità è da attribuire alla psicologia della donna che viene uccisa più che a quella dell’uomo che uccide, siete davvero convinti che questo cambierebbe in peggio la situazione sociale?»
Mi sono chiesto più volte perché viene considerata una bestemmia l’affermazione che talvolta ho pronunciato dal vivo: «Guardate che È SEMPRE LA VITTIMA AD ATTIRARE IL CARNEFICE. Le donne in particolare, devono capire che sono responsabili di quanto accade loro. Se non cambia il loro approccio alla realtà, saranno sempre vittime che si lamentano e hanno paura del mondo. Se vogliono liberarsi, DEVONO EDUCARSI AD ACQUISIRE POTERE, E IL PRIMO PASSO È LA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE PIENAMENTE RESPONSABILI PER QUANTO ACCADE NELLA PROPRIA REALTÀ.»
Non avete idea di quante critiche attiri tale affermazione. Per la società, infatti, LE DONNE DEVONO RESTARE LE VITTIME, in maniera pura, intoccabile, come agnelli sacrificali. Guai a dire che quell’uomo, in verità, te lo sei cercato tu. Per la società, la donna non sceglie mai la sua realtà, non si innamora di un partner che ha scelto lei, ma viene rapita e costretta a iniziare un rapporto di coppia con un pazzo... come se fosse un sequestro di persona.
Ovviamente, dire che la responsabile per quanto le accade è la donna, non significa non fare di tutto per evitare che accadano fatti del genere e non significa non punire duramente i responsabili. Sul piano legale, tutto rimarrebbe esattamente come prima. Per questo vi chiedo: «Cosa cambierebbe, NEI FATTI, iniziare ad attribuire la responsabilità alla donna? Questo la renderebbe più debole o più forte? Sarebbe una società migliore o peggiore? Siete sicuri che tutti gli uomini improvvisamente si sentirebbero liberi di accoltellare le loro partner? O forse questa è unicamente una vostra irrazionale paura?»
Vi richiamo proprio alla razionalità, a una riflessione ponderata, in quanto in questi giorni ho visto unicamente DICHIARAZIONI EMOTIVE pronunciate all’interno di TRASMISSIONI EMOTIVE. Le dichiarazioni emotive sui quotidiani hanno raggiunto livelli parossistici. Uomini che chiedono scusa per il fatto di appartenere al genere maschile! Ma un personaggio che chiede scusa per l’omicidio di un altro uomo, non appartiene al genere maschile!
Questi omicidi, infatti, non c’entrano nulla con il “patriarcato” o il “maschilismo” o l’energia maschile in generale, tutt’altro, sono sintomo di un’energia maschile repressa e isterica, tipica di questi tempi in cui i guerrieri sono latitanti. QUANDO L’UOMO È VERAMENTE UOMO, NON UCCIDE LA DONNA, ma, allora bisogna anche dire... QUANDO LA DONNA È VERAMENTE DONNA, NON SI METTE NELLA SITUAZIONE DI ESSERE UCCISA DA UN UOMO.
In conclusione, vi racconto un simpaticissimo episodio di cronaca. Vi ricordate i due fidanzatini Erika e Omar che nel 2001 avevano dato 97 coltellate alla madre e al fratellino di lei (anche questo, un sacrificio di stampo satanista)? Beh... un’intelligente donna, ha sposato quel simpaticone di Omar, dopo che è uscito dal carcere; insieme hanno anche avuto una figlia. Ma, inaspettatamente, durante la recente pandemia la moglie ha chiesto l’aiuto delle forze armate per episodi di violenza da parte di lui. Nel 2021 lei ha lasciato la casa in cui viveva con Omar, la sua dolce metà. Ad oggi, ha spiegato l’avvocato di lei: “La piccola si rifiuta di vedere il padre, perché inizia a ricordare le violenze a cui ha assistito”. Omar al momento è accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.
atologicamente possessivo che poi le ammazza! È imperativo imparare ad auto-osservarsi all’interno d’un percorso di risveglio interiore, capire quali sono i propri meccanismi interni, come si è svolto il rapporto con il padre e, cosa altrettanto importante, imparare a scorgere i piccoli segnali che emergono dalla persona che abbiamo di fronte. Il fatto che l’altro abbia già ucciso una donna e un bambino... potrebbe rientrare nel novero di questi piccoli segnali di cui tener conto!
Salvatore Brizzi
[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]
È USCITA LA NUOVA EDIZIONE ILLUSTRATA DI
IL BAMBINO E IL MAGO
di Riccardo Geminiani e Salvatore Brizzi
La nostra anima ci guida dove la nostra mente non potrà mai giungere...
La Fede nel Potere Universale, che custodiamo dentro di Noi, è l'unica nostra forza che vede e provvede per il nostro e altrui massimo bene.
Se Giona ha mantenuto la sua Fede, io non sarò da meno.
Lui è un esempio per me, come lo è il Re Davide descritto nei Testi Sacri, che ha sconfitto Golia con l'arma della sua Fede nel soccorso Divino.
Come dice il mio maestro Salvatore Brizzi, che amo e a cui devo il cambiamento meraviglioso che è accaduto nella mia vita dopo dieci anni di lavoro incessante su di me, noi avremo solo quello che avremo meritato.
Se sei amore, attirerai amore.
Il Flusso è da noi all'Esterno... e non il contrario.
Salvatore mi ha salvato.
Quando sono in disequilibrio, mi ricordo due sue frasi potenti...
"Dovete attrarre...come magneti...sistemate il vostro interno e l'esterno si aggiusterà... e l'altra fondamentale:" Tutto è perfetto così come è".
Tutti i Grandi Maestri hanno dato questo insegnamento.
Ho sperimentato la forza di questa verità.
Quindi l'unica certezza siamo noi, la nostra Fede nella Divinità che è dentro di Noi che dobbiamo risvegliare attraverso "il Ricordo di Se".
Dobbiamo ricordarci che siamo la nostra Anima, non la nostra mente fallace.
La mia esperienza è passata attraverso la tecnica della meditazione Buddhista Vipassana, el'attenzione al respiro, in ogni momento, in ogni circostanza,.
E' la mia ancora di salvezza nei momenti più difficili.
E anche nella nuova variante di Vipassana, insegnatami da Daniela Moggia, grande Maestra per me, con quale differenza rispetto a quella del Maestro GoenKa, mi riconduce sempre, anche nel bel mezzo di una emozione forte, alla parte più autentica e vera di me e alla pace infinita.
Nulla può avere forza su di me.
So che sarò attaccata dall'Ego...ma non avrà scampo.
IL SIGNORE E' IL MIO PASTORE NON MANCO DI NULLA!
Dopo l'episodio del 6 novembre u.s., ho percepito che la Meditazione associata alla Fede e alla certezza nell'aiuto delle Creature Celesti,accorse al mio richiamo di aiuto, mi ha salvata dalla Mente malata ed egoica.
Vi auguro di avere e fortificare ogni giorno queste potenti armi spirituali, assieme alla preghiera, perchè i veri pericoli per noi sono psichici e spirituali.
Come diceva il Cristo: "Vigilate sempre".
Vigilate affinchè i vostri pensieri, le vostre emozioni e le vostre azioni siano divinamente ispirate, per non lasciare che esseri oscuri possano annidarsi dentro di voi.
Una delle più potenti è la preghiera del Cuore.
Con un sincronismo incredibile si apre il libro "Racconti di un pellegrino Russo" che contiene la Preghiera del Cuore e testualmente leggo:"Sia glorificato e ringraziato l'Altissimo Padre, che tutto predispone secondo il suo disegno, sempre rivolto al bene per noi, stranieri e pellegrini in terra straniera...
"Amato Fratello, non posso dirti altro se non che in natura ci sono molte cose prodigiose che la nostra mente non è in grado di comprendere.
Credo che Dio abbia stabilito ci al fine di mostrare all'uomo più chiaramente per mezzo di alcune infrazioni straordinarie e immediate delle leggi della natura, il suo controllo e la sua signoria su di essa. Anch'io una volta sono stato spettatore di un fatto analogo (ndr. un miracolo)...
E' vero, comunque che nel corso della Vita umana accadono molte cose inspiegabili"
Dio ci benedica tutti!
An, 21 novembre 2023
dal blog La porta D'Oro di GIOVEDÌ 29 DICEMBRE 2022
Non chiedete nulla
I maestri consigliano di non chiedere nulla, in quanto sanno già di cosa abbiamo bisogno. Più o meno tutti voi che state leggendo, fate parte di un ashram e siete tenuti sotto osservazione, oramai da diverse incarnazioni, da un maestro della Fratellanza, per cui... non siete mai abbandonati a voi stessi, nemmeno quando vi sembra proprio che sia così. Chi dimora su quelle alte vette – in senso metaforico e in senso reale – controlla che tutto nella vostra vita si svolga in maniera da portarvi progressivamente verso la Gloria che scaturisce solo dal Servizio.
Fratellanza - 1937 - Nuova Era Edizioni
Esistono tre diversi generi di sofferenza:
a) la sofferenza che deriva dal karma personale ancora da esaurire;
b) la sofferenza che serve a sviluppare nuove qualità dell’anima o a cristallizzare quelle che già possediamo;
c) la sofferenza che deriva da distrazione, noncuranza, stupidità, ossia una sofferenza che non ci spetterebbe, ma che ci causiamo ex novo in questa incarnazione a causa della lontananza dalla nostra anima. In ogni caso, anche questa sofferenza è funzionale alla crescita della nostra anima. Alla fine nulla andrà perduto.
Tutto è contemplato e tutto è monitorato dall’ashram di cui fate parte e che, peraltro, può non coincidere con l’ashram di cui faccio parte io, motivo per cui talvolta avete difficoltà a capire certi miei atteggiamenti, proprio a causa di questa differenza. Per esempio, se fate parte di un ashram di Secondo Raggio, tante cose che io dico vi sembreranno non-spirituali oppure “troppo mentali”, mentre è semplicemente differente l’energia attraverso cui viene veicolato l’insegnamento.
Ho detto che i maestri sanno già di cosa abbiamo bisogno, ma il discorso è ancora più ampio: CHI sa già di cosa abbiamo bisogno?
a) l’Intelligenza della Vita stessa, la quale non può che farci capitare ciò che è perfetto per noi;
b) il maestro del nostro ashram, il quale sa a che punto del nostro cammino spirituale ci troviamo e quale deve essere il prossimo passo;
c) la nostra stessa anima, che sa perché ci siamo incarnati, qual è il karma da esaurire e qual è la nostra missione.
A conti fatti, l’unica che non sa un cazzo di voi e di cui non vi potete fidare... è la vostra mente, con la quale siete però identificati 24h su 24. È lei che vi spinge a chiedere qualcosa di specifico ai maestri.
Qual è, invece, il solo atteggiamento corretto da tenere?
Con tutte le vostre forze dovete tendere verso l’ashram e il maestro, anche se non avete idea di chi sia. Questa è l’unica preghiera che verrà ascoltata. Le vostre condizioni affettive, lavorative, economiche e di salute saranno solo una conseguenza di questo instancabile tendere verso la dimora delle vette. In questo modo non vi potete mai sbagliare.
Stampate questo articolo e inseritelo nel libro Le sette iniziazioni e come prepararle.
Salvatore Brizzi
[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]
bombardamenti... c’è sempre qualcuno che resta RITTO IN MEZZO ALLE MACERIE e che riesce a vivere con dignità, se non addirittura ad arricchirsi (dipende da come ha investito le sue energie e il suo denaro prima della crisi e della guerra).
Reindirizzo il tema del discorso, rispondendo alla signora: «Lo vede questo bar dove siamo adesso? Il barista lo conosco, si sveglia alle 5:00 per poter aprire il bar alle 6:00. Questa cosa mi ha sempre fatto commuovere. Io arrivo qui alle 7:30 e trovo cappuccino e brioche. È un miracolo. È il suo modo di servire l’umanità... e un giorno questo gli sarà riconosciuto nel Regno dei Cieli. Lui riceverà una ricompensa che la maggior parte dei moderni esperti di esoterismo e spiritualità non riceverà».
«Non sono per niente d’accordo – afferma la signora – questo mi sembra buonismo un tanto al chilo. Il barista viene pagato e fa il suo dovere, quindi non possiamo chiamarlo “servizio all’umanità” proprio per niente. Sarebbe come ringraziare un chirurgo che ti ha operato senza fare errori o il pilota che ha fatto atterrare l’aereo senza ammazzare nessuno. Lo posso anche ringraziare, per pura cortesia, ma lui viene già pagato per compiere il suo dovere senza fare errori».
Ma come fate a non rendervi conto che ogni volta che un barista apre il bar la mattina o un panettiere lavora tutta la notte per fare il pane... sta accadendo un miracolo... e i veri beneficiari di questo miracolo siete proprio voi?
Porca mignotta, qui sta la chiave della vostra ricchezza o della vostra povertà.
Vedete la realtà attraverso il Cuore oppure attraverso la mente? Per la mente è tutto scontato, mentre per il Cuore è tutto un miracolo. Una persona che si alza la mattina presto o lavora di notte per offrirti un servizio, è un eroe, e voi non lo ripagate certo pagando 1 euro e 20 centesimi la brioche che vi vende!
Ma questa visione della realtà non può essere insegnata. Lo capisco benissimo. Questa visione è frutto di un’anzianità animica che la grande maggioranza delle persone ancora non possiede, per una semplice questione evolutiva. Non è nemmeno colpa loro. Non puoi insegnare a qualcuno a commuoversi perché il panettiere lavora la notte a fare il pane. La coscienza media riesce solo a lamentarsi se il pane costa 50 centesimi in più. Ed è stata costruita per ragionare in questo modo. MA IN QUESTA BIDIMENSIONALE CONCEZIONE DELLA VITA RISIEDE LA SUA POVERTÀ... E IL SUO FALLIMENTO.
Salvatore Brizzi
[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]
A te,
l'unico che conosci il mio cuore,
e che comprendi più di me stessa ciò che nasconde,
Fiamma dell'Anima mia,
a te dedico questi versi,
che ho amato da quando lessi, per la prima volta,
Cime Tempestose, e che descrivono l'amore incondizionato che provo:
“Lui è me più di me stessa.
Di qualunque cosa siano fatte le nostre anime, la sua e la mia sono le stesse”.
Emily Jane Bronte – Da “Cime Tempestose”
Il mio desiderio dell'anima si è manifestato nell'amore che riesco a provare ora per me, per te, per la incommensurabile bellezza del Creato
Continua la discesa dell'Energia Potente su tutti noi.
Molti sono inconsapevoli, sentono stanchezza ma non comprendono le vere ragioni.
I Sintomi sono chiarissimi ormai.
Sono costretta a stare a letto perchè non riesco a muovermi.
Il mio petto è trafitto come da lance di fuoco.
La mia colonna vertebrale è come una spada fusa, incandescente.
Il mio ventre è lacerato.
E' come se un raggio di fuoco abbia attraversato tutto il corpo.
Le mie cellule sono attonite.
La Luce è sfavillante e il Cielo fuori dalla mia stanza non è mai stato così azzurro.
E' La Luce più bella e calda che abbia mai sentito da quando sono viva.
Non mi preoccupo, so che tutto è divinamente orientato e protetto.
Una pace incredibile mi accompagna.
La Grazia.
Ma, come sempre, le parole non possono definire l'Incommensurabile, l'Indicibile, l'Universale bellezza della Divinità.
Buona Luna Nuova in scorpione.
Un ciclo karmico si è chiuso definitivamente, individualmente e collettivamente.
Ora siamo liberi.
An, 13 novembre 2023
Ora so cosa è l'amore.
Amore di sè che si manifesta in piena accettazione dell'altro da te.
E' pace, silenzio, mani che si stringono, emozioni che si esprimono nel cuore senza bisogno di parole.
Il tempo e lo spazio collassano.
E' l'istante interminabile di struggente bellezza silenziosa di un abbraccio in cui due cuori diventano uno, più grande della somma di entrambi, nel silenzio.
E' tornare a casa, sapendo di non essere mai andata via.
An, 12 novembre 2023
Vista la mia condizione attuale, mi chiedevo se fossi ormai definitivamente impazzita, ci ha pensato il Cielo ad inviarmi il libro di Cindy Dale, "Kundalini. Energia Divina"
E' chiaro che la mia domanda ha avuto una immediata risposta.
In particolare, anche dopo questi ultimi sei mesi tubolenti, la domanda che mi ponevo era la seguente: "sono impazzita?" .
Il Capitolo 3 di questo prezioso testo, provvidenzialmente intitolato "E' Pazzia o è la Kundalini?" ha definitivamente chiarito il mio dubbio.
"... la Kundalini (ndr: Spirito Santo per i Cristiani) è energia.
E' informazione che si sposta o luce che si riverbera...
Poichè è una miscela di materia e spirito, che opera all'interno del nostro sistema energetico, come vengono chiamati collettivamente "le nadi" ei Chakra, ha un effetto assai energizzante.
In questo modo la kundalini si è guadagnata la reputazione di essere un alleato potente, forte e talvolta insostenibile"
Quanto alle conseguenze del risveglio, ed in particolare i suoi effetti fisici e psichici, la Dale elenca una serie, non esaustiva, degli stessi, tratti dall'esperienza, che sommariamente anche se non testualmente, riporto:
-"formicolio, prurito, pelle d'oca, pizzicore nel corspo o nel cervello, talvolta descritto come formiche che camminano;
- caldo o freeddo, fitte o bruciore, arrossamenti cutanei o vampate;
- energia che scorre tra le nadi e i chakra;
-contrazioni / spasmi muscolari;
- sensazione di carica elettrica nell'organismo;
- moment di iperattività o affaticamento, desiderio sessuale intensificato o ridotto;
- battito cardiaco frenetico, dolori al petto;
-intorpidimento o dolore agli arti;
- scatti emotivi, rapidi mutamenti di umore;
-confusione mentale, difficoltà di concentrazione;
-stati alterati di coscienza, esperienze mistiche, percezioni extrasensoriali, ricordi di vite passate, aumento delle visioni paranormali, attività medianica, sensibilità corporea; poteri di guarigione; contatti con guide spirituali o fantasmi;
- aumento della creatività;
-nuovi talenti o interessi;
-dolore alla parte inferiore della schiena;
-sensazioni travolgenti di amore;
- vibrazioni, spesso nell'orecchio interno.
- senso spontaneo di beatitudine e unità; consapevolezza del Divino.
-ricezione dello Spirito Santo
-movimenti frenetici di braccia e gambe"
I disturbi che da tempo avverto mi inducono a ritenere che lo Spirito si sia incarnato in me sotto forma di risveglio della Kundalini.
I miei anni di pratica Kundalini Yoga e IYengar Yoga, la meditazione Vipassana e le pratiche di Risveglio di Sè che applico da anni, hanno sicuramente aperto i canali.
Ora ho la certezza.
Lei, il Grande Serpente, dormiente nella parte bassa della mia colonna vertebrale, si è potentemente risvegliata ed è il dono più grande che si possa ricevere."
Grazie, grazie, grazie.
An, 11 11 2023
Sto impazzendo.
Sento il torace dolorante, come se nel centro del petto ci fosse conficcata una lancia.
Una vibrazione costante, come una corrente elettrica a basso voltaggio, attraversa completamente il mio corpo dalla testa ai piedi e in certi punti (precisamente quelli che sono stati coinvolti duramente durante l'incidente del 17 marzo 2023) le vibrazioni si manifestano in modo più accentuato e fastidioso.
Il campo magnetico del mio cuore attivato interagisce con l'ambiente e le emozioni flusicono in modo incontrollabile ed inaspettato
Piango spesso.
Emozioni sedimentate nel mio corpo da decenni, vengono a galla. Il mio cuore si schiude come un Fiore di Loto, con i suoi petali rivolti verso l'alto.
Un calore sempre crescente si snoda lungo la mia colonna, partendo dalla parte bassa della schiena.
E' lei. La Kundalini, l'Energia Divina che si è attivata al di là della mia volontà.
E' lei che mi sta trasformando.
Nel libro di Cyndi Dale, "Kundalini Energia Divina", il capitolo 1, intitolato "Srotolare la Luce: i primi maestri, i primi insegnamenti", inizia con questi poetici versi che sono per me fonte di ispirazione e consolazione nel dolore della trasformazione e del risveglio:
"Lungo la via verso Dio le difficoltà
paiono come macinate da una mola,
come la notte che giunga a mezzogiorno,
come il fulmine tra le nubi.
Ma non preoccuparti!
Ciò che deve arrivare arriva.
Affronta ogni cosa con amore,
mentre il tuo intelletto si dissolve in Dio"
-Canto Mistico del Tantrismo del Kashmir-
Mi sento da un lato una privilegiata e dall'altro come un'esule in terra straniera.
Sento di essere stata scelta, ma, come tutti i doni, porta con se difficoltà.
Mi sento come Cassandra.
Lei sentiva e non veniva creduta.
E' il prezzo da pagare in questa dimensione.
Per questo spesso chiedo di essere dispensata, che termini il mio passaggio qui se non riesco a farmi comprendere e a portare a termine il lavoro.
Ma se non mi hai chiamato ancora, Signore, forse non ho ancora finito? Mi chiedo perchè io? Mi sembra di impazzire.
Anche se il percorso è arduo, Ti sono grata infinitamente per quel che sto apprendendo.
Donami la capacità di aumentare la mia compassione.
Ditruggi completamente il mio Ego in modo che possa fluire nell'amore in ogni momento, con il dono della Grande Compassione.
Mi sento così infinitamente priva delle qualità che altri hanno così grandemente manifestato nel loro servizio sulla Terra.
Perdona le mie imperfezioni e fa che possa fare altrettanto io verso me stessa e quelle dei miei fratelli e sorelle.
Vorrei solo riposare, ora.
Vorrei dormire per giorni interi.
Concedimi la pace interiore e la possibilità di accedere a quel luogo che desidero tanto raggiungere.
So che esaudirai i miei desideri del cuore, perchè questa è la Legge spirituale.
Concedimi la quiete nell'anima e la forza nel perseguire il sentiero che ad essa conduce.
An, 11112023
Tutto è transitorio.
Gli stati emotivi sono assolutamente temporanei e impermanenti.
Voi, il vostro Sè superiore, siete colui/colei che rimane fermo/a quando tutto è caotico e confuso e pensate di non avere scampo.
Non siete i vostri pensieri, le vostre emozioni, le vostre sensazioni, i vostri ricordi, le vostre esperienze...
tutto questo è impermanente.
Voi siete quel che rimane oltre e nonostante tutto il caos.
E comunque, malgrado tutto, sono felice: ho il biglietto per il concerto di Bruce! Milano...aspettami!
La vita è bella.
Vi sorprende sempre!
Noi non siamo la nostra disperazione, la nostra tristezza, la nostra mente ordinaria ci spinge a rimanere nella mediocrità di noi stessi, nel dolore, nell'infelicità e rende invisibile la nostra vera natura.
Siamo esseri di luce e alla luce dobbiamo sempre tendere.
Noi siamo la grandezza che ci aspetta oltre quel falso sè chiamato EGO.
Che tutti gli esseri siano liberi e felici!
An, 6 tris 23
Grazie Eckhart Tolle! Grazie Salvatore Brizzi!
Eckhart Tolle biografia
Una notte del 1977 a 29 anni, dopo un lungo periodo di depressione che lo aveva portato quasi sull’orlo del suicidio, si svegliò in preda a un attacco di ansia e a una pena “quasi insopportabile”.
Non potevo più vivere con me stesso.
A Eckhart Tolle (chiamato erroneamente alcune volte Edgar Tolle) sorse una domanda: chi è questo io che non può vivere con sé? Cos’è il sé? Mi sentii attirato dentro il vuoto.
Non sapevo allora che ciò che stava accadendo era che la mente, con la sua pesantezza, i suoi problemi, che vive tra un passato insoddisfacente e un futuro pieno di paure, era crollata.
Si era dissolta.
Il giorno dopo mi svegliai e regnava una grande pace.
C’era pace, perché non c’era un io.
Solo un senso di presenza o di essere, solo un osservare e guardare.
Dopo si sentì in pace in qualsiasi situazione.
Per tanto tempo rimase senza lavoro, senza casa, e quasi senza cibo, ma restava in uno stato di gioia incomprensibile. Dopo qualche anno iniziò a lavorare come maestro spirituale.
Storia interessante vero?
Il concetto di fondo è semplice: ADESSO, non ci sono problemi.
Adesso, siamo nel CORPO, nel presente.
Se ci spostiamo nel tempo (nel passato o nel futuro), allora siamo nella MENTE ed è qui che nascono le sofferenze.
Puoi provare rancore o rabbia per un episodio che è nella tua memoria. Oppure puoi provare paura o insicurezza per qualcosa che è nell'idea che hai di un momento che deve venire.
Ma la Memoria è nel Passato e la paura è per il Futuro.
Nel Presente (Adesso), non esistono problemi reali.
Tutto questo “casino” intellettuale ed emotivo nasce da uno scherzetto della nostra mente: l’identificazione con il nostro EGO (la nostra personalità).
In altre parole, dobbiamo uscire da questa trappola della mente.
E la cessazione di qualsiasi sofferenza, si nasconde proprio al di là della mente.
I suoi libri sono dei veri e propri portali attraverso i quali poter trovare le chiavi per accedere ad una nuova realtà nella quale tutto acquisisce un nuovo senso, nella quale regnano pace e felicità, le sue parole dettate dalla sua esperienza pungolano e scardinano anche le menti più chiuse.
Eckhart Tolle è spesso nominato erroneamente Eckart Tolle o Ekhart Tolle (spesso anche Eric Tolle)
Alcune opere:
Il potere di adesso
Un nuovo mondo
Parole dalla quiete
Come mettere in pratica il potete di adesso
Guardiani dell'essere
Aforismi e citazioni di Eckhart Tolle
A prescindere da cosa racchiuda il presente, accettalo come se lo avessi scelto. Collabora sempre, non agire contro di esso. Fattelo amico e alleato, non nemico. Tutto questo trasformerà miracolosamente la tua vita.
Eckhart Tolle
Qualche volta l’arrendersi significa rinunciare a tentare di capire e sentirsi a proprio agio con il non sapere.
Eckhart Tolle
Quando voi vi trasformate, il vostro intero mondo si trasforma, perché il mondo è solo un riflesso.
Eckhart Tolle
18 dicembre 2013, h 17,45: alla guida sull'asse mediano.
La mia disperazione si manifesta per la prima volta nel desiderio di suicidio. In una frazione di secondo, mentre sto per girare il volante verso il centro della strada, consapevoe delle conseguenze, un angelo mi raggiunge e mi impedisce di portare a compimento il proposito.
Piango. Ho raggiunto un picco di dolore che pensavo di non poter più provare.
6 novembre 2023 h. 0550: la Mente diabolica mi attacca e mi dice che non c'è scampo.
Non posso scappare da Lei. Mi fa credere di essere più potente e che sino a quando sarò qui vincerà lei.
Mi sento atterrita. Inizio a sudare. Mi sento impotente.
Sono attimi di sconforto e disperazione lacerante.
L'unico modo è morire, ora.
Penso di avvicinarmi alla finestra.
Piango. Ancora piango.
Sono attimi che sembrano durare un'eternità.
Mi fa credere di essere isolata e che nessuno potrà mai comprendermi e amarmi davvero.
Ho commesso errori imperdonabili.
Singhiozzo senza speranza.
Poi la salvezza. Alzo una mano nel buio della mia stanza silenziosa.
Come infinite altre anime sofferenti sento il loro dolore e la disperazione...poi la scintilla divina dentro di me si manifesta.
Alzo la mano al Cielo, chiedo aiuto...
un'intuizione mi dice...:"non puoi vincerla allo stesso suo livello...vai più in profondità...lei è troppo potente...affidati al Cielo."
Così mi affido al Cielo...e mi ricordo che con la meditazione sono stata in grado di trascendere la mente e di andare ad un livello di pace che la trascende...respiro come il Buddha ha insegnato...
la Mente inizia a placarsi e la disperazione e i pensieri suicidi con lei.
Respiro, scendo in profondità.
Vipassana mi ha salvata.
La Meditazione del Buddha che in questi giorni ho ripreso a praticare.
Respiro ancora e piango.
Riprendo il controllo.
Le lacrime si sciolgono sul mio viso.
Ho vinto.
E la mia mente va a tutti quelli che sono stati così disperati e soli e che non hanno avuto il soccorso divino .
Il mio corpo, dapprima irrigidito, inizia a muoversi.
Riacquisto la mia lucidità.
E penso che la Meditazione e la Preghiera siano le armi più potenti contro il nemico che si annida dentro di noi, si nasconde nella nostra mente ordinaria.
Sono viva.
Non sono sola, non lo sono mai stata.
L'aiuto è sempre disponibile ma dobbiamo chiederlo.
Le creature divine intervengono solo se le chiamiamo.
Rispettano il nostro libero arbitrio.
E sento che possiamo comunicare veramente con gli altri esseri umani solo da cuore a cuore.
Amare oltre la mente.
An, 6 novembre 23 h. 6.32
Di seguito pubblico l'interessante articolo tratto dal web sulla relazione d'amore tra Fiamme Gemelle dagli estratti pubblicati sul sito de "il Giardino dei Libri"
Buona lettura!
Cosa sono le Fiamme Gemelle?
L'essere umano è composto da un’anima, corpi energetici e un corpo fisico di carne e sangue.
In alcuni casi, l’anima, ancora nella sua primitiva forma ovoidale (che alcuni alchimisti chiamano “fuoco bianco”), si divide in due e si deposita in altrettanti corpi distinti.
Abbiamo così due individui incarnati sulla Terra, entrambi provenienti da un’unica essenza, ma separati dalla barriera del corpo fisico. È questo che intendiamo con “Fiamme Gemelle”.
È una scelta volontaria di incarnazione, perché nel ritrovarsi le due Fiamme potranno fondersi e concretizzare un particolare obiettivo di incarnazione. Grazie alla loro unione e a quello che possono realizzare insieme, contribuiscono all’ascesa spirituale dell'umanità.
In questo saranno aiutati da un amore assoluto e unico, al di là di ogni comprensione, puro, intenso e inalterabile. Niente può essere paragonato a esso, e né il tempo né lo spazio possono influenzare la sua profondità.
È un sentimento meraviglioso in cui l’altro occupa ogni pensiero. Insieme siete una cosa sola, e vi sentite come se vi stessero spuntando le ali.
È una sensazione così inebriante che dopo essersi ritrovate le Fiamme non possono più fare a meno l’una dell’altra. Questo amore, oltre a essere in perfetta risonanza a livello di frequenza vibratoria, è eterno e irradia la sua forza intorno a sé.
Ha il potere di ispirare e creare nella materia. Tuttavia, ricorda che questa stessa anima si è divisa in due: potremmo addirittura dire che si è lacerata. Una delle più grandi sfide di questo tipo di incarnazione è quindi il superamento della sofferenza originale attraverso il lavoro di trasformazione, per adempiere a uno dei compiti più impegnativi sul piano terreno.
Ma per riuscire a realizzare un’impresa tanto difficile, occorrono purificazione e pulizia a livello emotivo e karmico... Ed è qui che iniziano i “problemi”.
Le polarità nella coppia di Fiamme Gemelle
Le Fiamme Gemelle sono costituite dalla stessa anima originale, separata dall’incarnazione in due corpi distinti. Una metà dell'anima si trova nel principio femminile (chiamato anche polarità Yin) e l’altra metà nel principio maschile (polarità Yang).
-
Il principio maschile è attivo nel suo aspetto esteriore e ricettivo nel suo aspetto interiore.
-
Il principio femminile è ricettivo nel suo aspetto esteriore e attivo nel suo aspetto interiore.
Non sempre le due polarità sono legate allo stesso corpo sessuato. In altre parole, quando si incarna sulla Terra il principio maschile può trovarsi in un corpo maschile o femminile, e altrettanto vale per il principio femminile.
L'essere umano percepisce la realtà in modo binario, ovvero funziona secondo le opposizioni bene/male, essere/fare, bianco/nero, corpo/mente, ricevere/dare, esterno/interno, intuizione/razionalizzazione, uomo/donna...
Nell’incarnazione, tuttavia, la natura è duale. La dualità è la legge fondamentale, primordiale, ineluttabile. Ogni aspetto della vita ha una doppia polarizzazione. Nella morte risiede la vita, nel femminile il maschile, nel maschile il femminile, nella causa l’effetto, nell’increato il creato. Questa dualità è rappresentata dal Taijitu, chiamato anche Yin-Yang.
Pertanto, la dualità si trova anche nelle polarità sessuali delle due Fiamme, e questo è un punto importante nel loro percorso:
-
nel principio maschile si deve sviluppare un’integrazione dell’aspetto femminile;
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nel principio femminile si deve sviluppare un’integrazione dell’aspetto maschile.
La realtà binaria, invece, ci costringe a scegliere. Adottare un polo significa sopprimere l’altro.
Nel corso della storia, gli esseri umani hanno cercato attraverso le culture di sopprimere questa doppia natura, confondendola ancora una volta con l’opposizione binaria.
Il potenziale maschile è nella negazione e nell’ignoranza del suo aspetto femminile; il potenziale femminile è nella negazione e nell’ignoranza del suo aspetto maschile. Per le Fiamme Gemelle, soltanto la risoluzione degli opposti permette di tornare all’unità, che può dare origine a un terzo termine: la concretizzazione, insieme, della loro missione di vita divina sulla Terra.
Le origini delle Fiamme Gemelle nelle varie culture
Le prime fonti che affermano l’esistenza di un essere originario e di una divisione successiva risalgono all’antichità.
Nel Simposio di Platone, scritto intorno al 380 a.C., Aristofane ci dice che all’inizio gli esseri umani erano androgini, con un sesso maschile (proveniente dal Sole) e uno femminile (dalla Terra), quattro braccia, quattro gambe e due volti.
Temendo il loro potere, Zeus li divise in due parti. Soffrendo per la terribile mutilazione, gli umani cominciarono a cercare affannosamente la loro metà originale. Non mangiarono né bevvero per giorni, senza curarsi della possibilità di morire. Apollo, commosso dalla loro sventura, decise allora di ricucirli insieme dando loro un corpo armonioso.
Pertanto, gli esseri umani si sono evoluti da creature duali a ciò che siamo oggi. Quindi, sostengono i greci, in ognuno di noi c'è un desiderio di integrità fisica e spirituale.
Secondo il mito, quando due metà originali si incontrano, una comprensione silenziosa le unisce, ed esse sperimentano la felicità eterna.
Questa stessa nozione di reciproca completezza è presente nelle tradizioni gnostiche, in particolare nel Vangelo di Tommaso:
"Quando farete di due cose l'unità, e l'interno come l'esterno, e l'esterno come l'interno, e l'alto come il basso, e farete del maschio e della femmina un unico essere, affinché il maschio non sia solo maschio e la femmina non resti solo femmina, allora entrerete nel Regno."
Logion 22
Nel tantrismo indiano, Shakti definisce l’unione degli opposti e delle polarità sessuali. È necessario unire i due poli per raggiungere il Nirvana assoluto ed essere liberi da ogni afflizione.
Anche qui troviamo l’idea di un principio maschile e uno femminile, la cui unione permette la fine della sofferenza e l’accesso a un potere spirituale superiore.
"Solo quando Shiva si unisce a te, o Shakti, diventa il Signore più potente. Abbandonato a se stesso, non ha neppure la forza di alzare il mignolo."
Devi Upanishad
Nella Bibbia, la nozione dei “Sette Potenti Elohim” o “Costruttori della Creazione” è anch'essa simile al concetto delle Fiamme Gemelle.
I Sette Elohim sono i costruttori della forma. In altre parole, sono responsabili della creazione sulla Terra: la trasformazione dell'energia in materia. Possono raggiungere tale stato solo dopo una lunga metamorfosi interiore, che ha lo scopo di liberare tutta l’energia negativa dentro di loro.
La Storia contiene quindi numerose fonti simili alle Fiamme Gemelle. Questa nozione ha attraversato l’inconscio collettivo ed è stata riscoperta a partire dagli anni Sessanta negli Stati Uniti con il movimento hippie, per assumere poi una reale importanza soltanto in anni recenti.
Ormai ampiamente documentata, è convalidata all'unanimità dalla maggior parte degli operatori spirituali.
Le incarnazioni delle Fiamme Gemelle
Non ho mai provato nulla di simile per nessuno, si è creata una connessione dal primo momento in cui ci siamo incontrati! Nelle mie consultazioni private, sento spesso questo tipo di commento quando ho a che fare con un rapporto di Fiamme Gemelle.
Sebbene simili emozioni siano in qualche modo “magiche”, possono anche essere spiegate in base alle caratteristiche specifiche delle vite passate dei partner.
La prima di esse è l’età della loro anima. Le Fiamme Gemelle sono quelle che vengono chiamate “anime antiche”. Un’anima di questo tipo è stata fisicamente presente sulla Terra per molto tempo e ha una considerevole esperienza.
La conoscenza della vita e delle sue sfide le fornisce una capacità di guardarsi indietro superiore alla media. Questo accade perché l’anima antica avverte una sorta di distacco dal piano materiale. Invece di essere eccitata dall’idea di accumulare ricchezza o di raggiungere uno status sociale, si sente chiamata a qualcosa di più grande.
Nondimeno, riconosce la necessità del materiale. Non ama l’ascetismo monastico. Desidera un appagamento profondo, cerca istintivamente di scavare in profondità dentro di sé e aspira ad avere relazioni significative che durino nel tempo. Ma, suo malgrado, vuole “sempre di più”.
Inoltre, grazie alle molteplici conoscenze acquisite nelle vite passate, l’anima antica ha molti talenti e capacità, che può esprimere in attività intellettuali o abilità fisiche. In entrambi i casi, il fattore chiave è il desiderio di crescita e di evoluzione, specialmente sul piano conoscitivo.
Per contro, non è interessata alle voci o alle notizie superficiali che non hanno implicazioni a lungo termine per lo sviluppo dell’umanità. Analogamente, possiede un livello innato di comprensione che la pone semplicemente al di sopra della maggior parte di quanti la circondano.
Tuttavia, questa conoscenza esperienziale è accompagnata da pesanti fardelli karmici, originati in ognuna delle vite passate.
I fardelli karmici sono i pesi consci e inconsci dei traumi fisici, emotivi ed energetici subiti nelle vite passate. Questi traumi sono individuali — vissuti da ciascuna Fiamma indipendentemente dall’altra — ma anche comuni, in quanto sperimentati dalla coppia nelle vite passate, condivise fianco a fianco.
I fardelli karmici individuali sono specifici per ogni polarità:
-
Il principio femminile presenta soprattutto oneri legati all'abbandono e al rifiuto, alla paura di rivelarsi, all’autosabotaggio, alla mancanza di fiducia nelle proprie capacità spirituali, al confinamento e all’aspettativa, nonché alla difficoltà di integrare il potenziale maschile.
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La polarità maschile ha prevalentemente oneri associati a vergogna, colpa, crimine, guerra, odio, abbandono, tradimento e dissimulazione, nonché alla difficoltà di integrare il potenziale femminile.
I fardelli karmici comuni sono stati sperimentati da entrambe le Fiamme nelle loro incarnazioni precedenti. In ognuna di esse hanno vissuto una storia d’amore appassionata, ma purtroppo non sono state in grado di liberarsi a sufficienza del carico karmico per completare l'Unione e formare una coppia, fisicamente parlando.
Entrambe portano il peso di ripetuti fallimenti. Nella maggior parte dei casi che ho incontrato durante le mie consultazioni, il principio maschile avverte un fardello karmico di colpa, di mancanza di fiducia in se stesso e nella coppia, mentre il principio femminile sperimenta abbandono e paura di non essere “abbastanza”.
Questi fardelli sono gravosi e debilitanti. Inquinano la relazione fin dal momento dell’incontro senza che le due polarità ne siano consapevoli. Solo la comprensione e la completa eliminazione di questi fardelli permettono l'Unione.
I debiti karmici sono cariche negative derivanti da azioni nelle vite precedenti. Spiritualmente parlando, il negativo non è necessariamente “cattivo”, ma si tratta piuttosto di qualcosa che deve essere corretto affinché l’energia possa scorrere agevolmente e non causi blocchi nella vita personale.
Nelle mie esplorazioni, ho scoperto che le Fiamme Gemelle non sempre condividono le vite precedenti dell’altro.
Gli incontri sono intensi ma episodici, e le Fiamme impiegano diverse incarnazioni per riprendersi da ciascuno di essi. Questi incontri sporadici hanno un forte impatto sulla costruzione emotiva della coppia.
Data di Pubblicazione: 19 dicembre 2022
Autore
La douce Pythie
Dietro lo pseudonimo “la douce Pythie” si cela una medium esperta di vita interiore e fiamme gemelle. Mette il suo dono al servizio degli altri e aiuta chiunque desideri ritrovarsi, svilupparsi e capirsi. Offre servizi di guida relazionale, spirituale e medianica, esplorazione di vite... continua sulla pagina dedicata a La douce Pythie
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Da anni ho scelto la via del silenzio perchè ho la ferma convinzione che le parole non servano a comunicare, peggio ancora nei rapporti interpersonali.
Ognuno percepisce solo quello che ha nella propria mentre, e dal momento che la mente "vive del passato" e non conosce il futuro reinterpreta tutto in una veste non reale.
Credo profondamente nella comunicazione da anima a anima.
Quella è reale.
Non c'è filtro mentale che possa oscurarla.
Per questo credo nella comunicazione non verbale e spesso nella comunicazione telepatica o empatica, la stessa che ci consente di farci capire e comunicare serenamente sia tra persone straniere che non parlano la stessa lingua sia con gli animali.
Loro ci capiscono perchè non accolgono i messaggi attraverso la mente che è una prerogativa umana, ma attraverso il loro istinto empatico, trattandosi di mammiferi.
Ecco perchè non credo nelle terapie relazionali.
Ma forse è il mio limite.
Solo tra anime si potrà comprendere veramente noi stessi e relazionarci in modo aperto e fiducioso con un'altra anima.
Per questo è così difficile interagire.
Dovremmo tutti imparare un nuovo modo di comunicazione.
Nel frattempo, vaghiamo in preda alle nostre emozioni e sensazioni, limitate dalla nostre altrettanto finite connessioni mentali.
Dio ci salvi da noi stessi!
Bisogna essere grati per la bellezza che c'è nelle nostre vite.
Talvolta essa si manifesta attraverso l'amore di persone speciali che fanno di tutto per renderci felici e ci fanno sentire davvero unici nell'Universo, e non si tirano indietro nel momento in cui sentono che siamo in pericolo.
Oggi voglio dedicare il mio pensiero a te che ci sei sempre.
Grazie di essere nella mia vita.
An
Il mio dolore è molto antico.
E si manifesta attraverso la rabbia, potente, verso chi è falso, manipolatore, e voglia condizionarmi, coartando la mia libertà.
Credo derivi dall'ultima incarnazione prima della attuale.
Una donna, tempo fa, ha letto il mio oroscopo akashico e mi da detto che nella mia precedente incarnazione, ero una donna sapiente ma la mia condizione di donna mi aveva impedito di esprimere me stessa e la mia sapienza, determinando in me un grande dolore nel vedermi e sentirmi menomata.
Così, in questa incarnazione, sarò finalmente libera di essere e di manifestare la sapienza e saggezza che ho acquisito.
Mi ha detto anche che mi salverò, perchè la mia professione di avvocato mi renderà "protetta" dal male che altri cercheranno di farmi.
In questo periodo sento che il dolore sta riaffiorando e si sta sciogliendo in lacrime calde che sgorgano dalle profondità della mia anima.
Il mio corpo patisce il dolore attraverso i segni.
Si sono formate da alcuni giorni occhiaie scure, mai avute.
Il mio corpo si sta trasformando.
I miei ormoni stanno cambiando.
Il mio utero si sta avviando a cessare le sue funzioni riproduttive.
Accetto tutto ciò che viene con amore.
E lavoro su di me per non giungere alla fine della mia vita senza aver risolto conflitti e nodi che, al momento del trapasso, condizioneranno la mia prossima incarnazione.
Più percorro il cammino lungo la via della consapevolezza,
più mi rendo conto di quanto sia illusorio pensare di raggiungerla, dal momento che l'asta sale vertiginosamente sempre più in alto!
Con amore.
An, 5 novembre 23
Nodi che si sciolgono.
Lacrime al vento.
E l'Anima che vola.
Questo è quel che mi ha donato questo corso.
Un tornare a casa.
Un senso di gratitudine alla Vita per poter vivere emozioni superiori e sentirmi comunque una principiante.
C'è un mondo di conoscenze che mi è ignoto e non basterà il temp che mi rimane per esplorarle sia pure in modo sommario, se mi sarà concessa l'occasione.
Il mistero della Vita e della Morte.
E nel mezzo Io e Dio, la coscienza locale e la Coscienza Universale.
Il Mistero dei misteri.
Mentre io piango di gioia per l'espansione di coscienza,
infiniti esseri umani non hanno da mangiare, da vestire e da vivere.
Altri milioni di persone soffrono per malattie, dolori, lutti e afflizioni.
Daniela ci ha ricordato ci che il suo maestro S. Rinpoche diceve loro:" Rendetevi conto di quanto siete stati benedetti per l'accesso, ora, a conoscenze superiori che vi potete permettere di cnoscere perchè non opressi dalla fame, sete, povertà, malattia e altre cause di dolore e impossibilità.
Le mie lacrime sono afflite spontaneamente.
Sento di essere stata benedetta e che il mio compito, umilmente, se mi sarà richiesto, sarà trasmettere ci che mi è stato donato in termini di conoscenza.
E mentre ascoltavo lei dire queste parole dal cuore, il mio cuore sentiva ampliare il suo campo elettromagnetico, e riuscivo a contenere le lacrime di gioia.
Sono le emozioni superiori.
E mi rendevo conto di quanto ancora devo lavorare su di me per poter arrivare a quella compassione che ti consente di vedere l'altroo come un essere perfetto nella sua imperfezione.
Mentre elaboravo la mia profonda ignoranta, mi dicevo che non sarei stata capace di affontare la disperazione di un altro essere umano da una condizione di non fusione.
Lei dice che ci arriveremo.
Ma io mi sentivo piccola piccola piccola come il più piccolo moscerino in un cielo infinito.
Poi, forse leggendo i miei pensieri, ha raccontato di come si era sentita lei nell'aver ucciso, involontariamente, un moscerino che si era posato sulla tazza del suo thè nel disperato tentativo di evitare proprio ciò che era accaduto.
Il Suo Maestro Tibetano, in inglese, l'aveva rimproverata dicendole: "You...Never give up".
Così, anche lei, ci ha spronato, incoraggiandoci.
Il Lavoro è tanto ma non ci scoraggeremo mai.
Grata, chiudo questa seconda giornata di Corso con la dedica di tutto quanto fatto dedicando tutto ciò che abbiamo prodotto per la felicità presente, passata e futura di tutti gli esseri.
Ogni seme gettato nel Campo, prima o poi, non sapremo dove e quando, germoglierà!
Che tutti gli esseri viventi possano essere sereni, in pace e felici!
An, 4 novembre 23
ll mio torace sembra essere stato squarciato da un'ascia.
Le mie percezioni del mondo esterno si sono fatte ancora più forti.
Ogni passo avanti nel mio sentiero, ogni prova superata, conducono a maggiori poteri. Ma sempre per fini non egoistici.
La Forza che ho ricevuto è incredibile.Non mangio ma sono sorretta da qualcosa di miracoloso.E' il Vrill che sta scendendo copioso su di me.Il Pensiero creativo diventa realtà in modo spaventoso.Ho paura a pensare... perchè ciò che penso si sta manifestando. Dio mi protegga dall'Ego Spirituale.
Sono la più umile delle servitrici.
Mandami dove serve il mio dono.
Sia fatta la tua volontà e aiutami ad avere il Cuore aperto per comprendere.
Grazie per avermi fatto fare l'esperienza di ieri.
Sentivo che le lacrime di commozione erano latenti ma mi vergognavo di esprimere ciò che sentivo davanti a Daniela.
Più volte durante la lezione ho asciugato le piccole gocce che sgorgavano come da una sorgente infinita.
La Morte, la Vita, comprendere il Mistero.I
Il fascino della Vita nell'alternanza dei cicli di nascita crescita e morte.
Le persone, come del resto io stessa sino a pochi anni fa, temono la morte. Ma la mia esperienza con il mondo dei morti mi sta indicando la strada. Ho tanto da imparare.
Il Libro Tibetano dei Morti mi aspetta. E lei, Daniela, mi sta conducendo dove sento di dover andare. Là dove molti temono di essere.
Grazie Signore per la grande opportunità di conoscere una donna che ha praticato la spiritualità da così tanto tempo ma con l'umiltà dei veri maestri.
Che io possa sempre mantenere il mio cuore aperto e non essere mai orgogliosa dei miei doni e della conoscenza che mi viene impartita.
An, 4 novembre 23
Ho iniziato una nuova esplorazione di me.
Ho intrapreso il primo passo del cammino che conduce a diventare un Operatore Empatico di accompagnamento alla fine della vita.
Non so dove mi porterà.
So solo che è un concentrato di ciò che ho studiato e appreso da molte delle tradizioni orientali sulla "morte", sulla coscienza, sul CoI
mpo Universale Unificato, finalizzato all'aiuto di se stessì per guarire ciò che ancora è irrisolto in modo da poter essere poi di aiuto a persone che affrontato una perdita e un lutto.
Per adesso sperimento il mio grado di guarigione...per cercare di rimuovere le proiezioni inconsce che possono inquinare i rapporti con l'altro da me in ogni aspetto della società.
Esperienza che mi ha aperto il cuore.
Non so dove mi porterà...ma è bella comunque perchè è fine a se stessa.
Grazie Gabriella per avermi ritenuta degna di partecipare, non essendo istituzionalmente e professionalmente dedita alla cura delle persone.n, 3 11 2023
Pensavo alla ignoranza che attualmente regna nel vivere moderno.
Si è acquisita una tecnolgia sempre più sofisticata ma si è perso il senso autentico della vita.
E, nel perdere il senso del vivere, in senso spirituale,
si è persa la dimensione divina dell'esistenza, nella sua più alta manifestazione, quale è l'essere umano.
In tutto questo, il ruolo dei testi sacri si è completamente perso.
Nella mia educazione assolutamente laica, nessuno mi ha mai parlato della Bibbia e dei suoi significati profondi.
Così, nella maturità, da qualche tempo, ho iniziato a leggerne alcuni brani, che spesso mi commuovono.
Uno di questi brani è la storia di Giobbe.
Le persone non capiscono che la Bibbia aveva lo scopo di guidare gli esseri umani nella Vita.
Dai racconti biblici, possiamo ancora oggi trarre l'esempio per una condotta di vita che ci porta a vincere l'oscurità profonda che si annida dentro di noi e a sviluppare la nostra natura divina.
Così ho deciso di prendere come esempio nella mia vita Giobbe.
E' noto il detto "ci vuole la pazienza di Giobbe".
Egli era un uomo retto che non conosceva il Male, ma Dio disse a Satana di metterlo alla prova togliendogli tutto, sino alle "ossa" compresa la salute, risparmiandogli solo la Vita.
La sua Fede e la sua Pazienza lo hanno salvato.
Ha vinto il Mondo Esterno, e ha riavuto molto più di quel che aveva perso.
Se ci è riuscito lui, niente impedirà alla mia Fede incrollabile di perseverare nella strada del Bene, e di amare Dio soprattutto per le prove alle quali ha deciso di sottopormi.
Ha sempre ragione Lui.
Dalle prove sono riemersa più luminosa e forte.
Splendo dell'Oro alchemico della Luce dell'Anima, mentre il vile metallo è stato eliminato.
E' rimasta la Luce splendente dell'Anima mia.
E la gioia che ne consegue.
Ciò che era "spurio" è stato eliminato.
Sono pronta per la prossima avventura !
3 novembre 2023
Avviso per i naviganti!
Dal blog di Carla Babudri.
"Se incontri una strega,
devi sapere che ama il silenzio,
così come ama la notte e le sue infinite stelle.
Se incontri una strega,
non spaventarti:
le sue emozioni sono intense, imprevedibili e mutevoli,
proprio come quelle della luna
a cui lei è legata.
Se incontri una strega,
probabilmente non la comprenderai,
basta che tu la lasci fare.
Parlerà dei misteri dell’universo,
o senza alcuna ragione ti citerà una poesia,
o parlerà tra sé e sé,
…delle volte, neanche lei riesce a capire se stessa
Se incontri una strega,
preparati,
i tuoi giorni diventeranno magici
e la quotidianità un’avventura.
Se incontri una strega,
devi sapere che lei fa l’amore come una tempesta di vento…
a volte scatenata, a volte leggera,
calma come una piuma,
che si posa sulla terra.
Se incontri una strega,
non ti preoccupare,
lei ride dei drammi
e piange con i fiori.
Se incontri una strega,
tieni presente che lei vedrà nei tuoi occhi la bellezza
che hai sempre temuto.
Vedrà il tuo potere, le tue sofferenze
e ogni tuo sogno.
Se incontri una strega,
e dormirai accanto a lei, goditi il viaggio…
ti porterà nei suoi sogni pieni di voli pindarici ed incontri fantastici..
Al risveglio non sarai più lo stesso.
E infine, se incontri una strega,
stai attento!
Potrebbe essere che per un fugace istante,
tu possa confonderla con una donna normale.
Con amore
Carla"
29 ottobre 2023
Avendo ottenuto il distacco da ogni cosa, il mio cuore si accende con la Fiamma interiore e il Servizio disinteressato.
La personalità è stata schiacciata, ma devo vigilare perchè ella è come un lupo famelico, si avventa e si manifesta quando meno me lo aspetto, rapace e conquistatrice egoica, come dice il Maestro, capace solo di pensieri, sentimenti e azioni egoistiche.
Così oggi sento di condividere con voi la Luce che mi trasmette sempre il mio Maestro Aivanov nei suoi scritti.
Dal libro "Voi siete Dei" di Omraam Mikahel Aivanov.
Capitolo 4, Prendere e Dare. pag. 108 e ss.
"... Quando si diviene interiormente veramente ricchi e potenti,
ci si sente al riparo da tutte le forme di paura che possono assalirci.
E' la personalità che ha paura.
La Personalità ha paura perchè si sente povera, indifesa, esposta a tutti i pericoli. e allora si preoccupa solo di prendere e di accumulare per assicurarsi il proprio sostentamento e la propria sicurezza, cercando al tempo stesso di eliminare coloro che sembrano minacciarla.
Quando si ha paura non si riesce a manifestare generosità, non si è nemmeno più nè sincero nè onesti; si diviene falsi, ipocriti e si cerca di sfruttare le situazioni anche se ciò va a detrimento degli altri.
E' proprio così: quando si ha paura la personalità è capace delle peggiori ignominie.
Diventate come il Sole! Non c'è ideale più alto.
Nutrite in voi questo ideale affinchè prenda posto in voi da infiammare, illuminare tutto il vostro essere. Soltanto un alto ideale pu far germogliaree tutto ciò che cè di meglio nel vostro cuore e nella vostra anima.
Senza nemmeno insistere, senza nemmeno pensarci, manifesterete le migliori disposioni.
La sola verità che vale la pena di essere considerata è il Sole Spirituale, che dal momento in cui brilla in noi, fa affiorare tutte le nostre buone qualità, esattamente come il sole fisico fa nascere la vita in tutta la natura.
Il Sole è il simbolo della generosità, per questo dobbiamo prenderlo come modello.
Alcuni diranno: "Ma il sole non è un essere umano". E' vero.
Ma fa più di quanto gli esseri umani siano capaci di fare.
E' dunque preferibile creare un legame con una creatura non umana ma che può influenzarci con la sua luce e il suo calore, anzichè rimanere accanto a gente debole, cupa, egoista.
Pur supponendo che il sole non sia altro che una roccia o del metallo fuso, la cosa non mi scompone affatto...
Colui che per molto tempo si è avvicinato al Sole...riuscirà in seguito ad andare incontro agli esseri umani, non farà loro del male: li saluterà, li guarderà, sorriderà loro, stringerà loro la mano, parlerà o lavorerà con loro, non smetterà di dar loro qualcosa di buono e di luminoso. Così facendo, l'uomo evolve, cresce, avanza sempre piùperchè obbedisce alla Legge dell'Amore, la vera legge dell'amore che consiste nel dare.
Ma mentre dà, al tempo stesso riceve, perchè la luce divina, come un fiume di acqua limpida, scende fino a lui.
... Gesù...disse: " i giusti brilleranno come il Sole".
E i giusti, nell'Antico e nel Nuovo Testamento, sono coloro che con i loro pensieri, con i loro sentimenti e le loro azioni si comportano conformemente alla volontà di Dio. Dunque, come vedete, si tratta dello stesso concetto"
Siamo noi che dobbiamo diventare dei servitori.
Dare significa servire.
Gesù disse: "Il più grande di voi diventi come colui che serve".
Perchè il più grande?
Perchè per essere servitori, nel senso iniziatico del termine, si devono possedere qualità eccezzionali, bisogna essere come il sole e lavorare con il più grande disinteresse, distribuendo luce, calore e vita.
Vi sembra umiliante tutto ciò?"